Il dj: "Porla come misura sarebbe un atto di ipocrisia"
“Mi pare una splendida notizia, nel senso che segna almeno la ripartenza di un settore che da un anno e mezzo è praticamente sparito”. Così, all’Adnkronos, il dj Linus, sulla riapertura delle discoteche ai clienti che esibiranno il Green Pass vaccinale all’ingresso. “Però trovo ridicolo anche solo pensare che i ragazzi ballino con la mascherina - aggiunge il direttore artistico di Radio Deejay - Porla come misura sarebbe un atto di ipocrisia, sappiamo tutti che nessuno sarebbe in grado di farla rispettare”.
“Credo che le regole per la riapertura delle discoteche siano buone, ma sull’uso delle mascherine ho qualche perplessità” dice all'Adnkronos Claudio Cecchetto, storico dj e produttore musicale. Sul nodo 'accesso anche con mascherina' oppure no, aggiunge che "i ragazzi ballerebbero con questo dispositivo i primi giorni, ma poi si stuferebbero. Dovrebbe bastare il certificato con la vaccinazione, va a finire che uno sviene per il caldo e perché non respira, piuttosto che stare male per il Covid”.
Quanto al rispetto delle regole nelle discoteche, Cecchetto resta in ogni caso ottimista: “I gestori hanno penato tantissimo e quindi staranno più che mai attenti, perché sanno cosa vuol dire non lavorare e prenderanno tutte le preoccupazioni, attenendosi al protocollo di sicurezza”.
“La mascherina in discoteca? In tempi non sospetti ho indossato outfit ben peggiori e probabilmente anche la mascherina, ancora prima del Covid” dice all'Adnkronos Ema Stokholma, dj e conduttrice radiofonica. “Personalmente - commenta - credo che questo dispositivo di protezione lo metterò ovunque, ormai, sui mezzi pubblici così come nei supermercati e anche nelle discoteche, non ci vedo nulla di strano”.
“Se ci sarà la regola della mascherina la dovremmo rispettare – prosegue Ema Stokholma che, assieme a Gino Castaldo, conduce ‘Back2Back’ su Radio2 – anche se penso che non tutti riusciranno a farlo. Anche perché - scherza - per i giovani è difficile rimorchiare con la mascherina”. “In ogni caso – dice ancora – la riapertura del 1 luglio è il segno della ripresa di un settore che a causa del Covid ha sofferto molto e non penso che tutti riusciranno a ripartire. Però sono convinta che sarà una nuova rinascita per le discoteche, che finalmente, dopo tanti pregiudizi, verranno viste come luoghi sicuri, dove le regole si rispettano”.