A tre anni dal terremoto che danneggiò la torre nord-est del complesso monumentale, giovedì prossimo il ministro Franceschini inaugurerà la riapertura del capolavoro rinascimentale affrescato da Mantegna. Da venerdì sarà di nuovo accessibile al pubblico assieme a una nuova sezione museale e alla mostra della collezione d'arte Romano Freddi
A tre anni dal terremoto che danneggiò la torre nord-est del Castello di San Giorgio, riapre definitivamente la Camera degli Sposi del complesso museale del Palazzo Ducale di Mantova. Giovedì prossimo alle 11,30 sarà il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, assieme alla sovrintendente Giovanna Paolozzi Strozzi e al sindaco di Mantova, Nicola Sodano, a tagliare il nastro. Da venerdì prossimo il capolavoro rinascimentale affrescato da Andrea Mantegna tornerà ad essere accessibile al pubblico, dopo i lavori di adeguamento strutturale e antisismico del complesso monumentale danneggiato.
Sempre da venerdì prossimo verrà aperta una nuova sezione museale del Castello e sarà inaugurata la mostra sulla collezione d'arte Romano Freddi, un collezionista ispirato alla grande tradizione gonzaghesca che ha favorito il ritorno a Mantova di opere che erano uscite dalla città nei secoli passati. Molte delle opere esposte nel Castello di San Giorgio, infatti, provengono dalle raccolte dei Gonzaga. Si tratta di circa trecento pezzi della collezione Freddi che comprendono sculture lignee a foglia d'oro, scatole in pastiglia, ceramiche urbinati e dipinti di grandi maestri.