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Riaprirà la cripta di Mussolini a Predappio, è polemica

28 agosto 2019 | 18.47
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De Sanctis (Anpi): "Un fatto inammissibile". Alessandra Mussolini replica: "Anpi stia zitta"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

di Luca Monaco

Riaprirà al pubblico in pianta stabile il sacrario di Benito Mussolini. Il pronipote del Duce, Caio Giulio Cesare Mussolini, ieri ha infatti incontrato per la prima volta il nuovo sindaco di Predappio Roberto Canali. E al centro della chiacchierata, dai toni "cordiali e informali" sottolineano all'Adnkronos entrambe le parti, c’è stata proprio la prospettiva di riaprire al pubblico la cripta. La svolta sarebbe imminente, conferma la nipote del Duce, Alessandra Mussolini. Ed è subito polemica. "E' un fatto inammissibile, una cosa fuori dal mondo", tuona il presidente provinciale dell'Anpi Lazio, Fabrizio De Sanctis. "L'Anpi stia zitta – replica Alessandra Mussolini - proprio loro avevano violato la cripta andando con il sindaco a fare un comizio. I comizi li facessero da un'altra parte. Quello è un cimitero, non una piazza".

La decisione di riaprire la cripta al pubblico è "una decisione che spetta in tutto e per tutto alla famiglia - rileva Canali - Noi assistiamo come spettatori interessati, ma come istituzione non abbiamo nessun ruolo in merito. Né la famiglia ci ha mai chiesto nulla. Certo - ricorda Canali - non lo dico solo io, ma lo dicono gli operatori economici del Comune: la riapertura della tomba riporterebbe tanti turisti sul territorio, con un beneficio per la nostra ricettività, specie per i bar e i ristoranti. L’aumento del turismo gioverebbe all’indotto di tutto il circondario, che stiamo sviluppando con percorsi enogastronomici e altre iniziative mirate”.

Caio Giulio Cesare Mussolini, dal canto suo, afferma: "Cercheremo di trovare la soluzione migliore, la nostra priorità è salvaguardare il rispetto del luogo di culto coniugandola con la volontà di tante persone di visitare la tomba". Quando riaprirà? "Presto – precisa la nipote del Duce – a breve faremo una comunicazione. Non nego che il cambio di amministrazione è stato un momento importante perché l'ultimo sindaco aveva fatto un disastro. C'era stato quel comizio terribile all'interno della cripta, che poi abbiamo chiuso per fare i lavori. Adesso abbiamo deciso che si potrà riaprire in sicurezza anche alle persone che vogliono andarla a visitare".

Nella cripta "non ci sarà la possibilità di fare filmati – sottolinea ancora Alessandra Mussolini - ci sarà un servizio di vigilanza, sarà tutto in regola". Una decisione, quella della riapertura, derivata dal fatto che "c'è stata tanta pressione da parte dei commercianti di Predappio, da parte di tanta gente affinché fosse riaperta e noi abbiamo deciso di accogliere questo sentimento".

Il vicesegretario del Pd Lazio, Enzo Foschi trasecola: "E' come se in Germania si decidesse di fare turismo sulla tomba di Hitler. Fascisti e nazisti sono stati complici delle stragi in tanti Paesi e complici della deportazione e dello sterminio di milioni di persone. Che vergogna". Non è d'accordo Gianfranco Rotondi di Forza Italia, che difende l'operato del nuovo sindaco di Predappio: "E' una notizia di rilevanza turistica, non politica - fa notare - è la tomba di un personaggio storico ed è corretto che la famiglia e le istituzioni collaborino".

"Mi auguro che ci siano altri modi per far vivere le attività commerciali del territorio che esulano dal ricordo di un dittatore. Mi risulta di vivere ancora in un Paese che ha una Costituzione fondata sul pilastro dell'antifascismo". Così all'Adnkronos il presidente della Fiepet Confersercenti Giancarlo Banchieri in merito alle affermazioni del sindaco di Predappio che ha un parere diametralmente opposto rispetto a quello del sindaco di Predappio. "Mi auguro - ripete - che i commercianti del territorio abbiano altre possibilità per rilanciare le loro attività che non sia il flusso turistico ingenerato dal ricordo di un dittatore legato a un passato che non deve più tornare". Il direttore della Confersercenti forlivese Giancarlo Corzani aggiunge: "Qualora la famiglia Mussolini decidesse di riaprire la cripta del Duce i visitatori che arriverebbero a Predappio numericamente non farebbero la fortuna degli esercenti del luogo. Occorre stare attenti a esprimere certe posizioni - sottolinea Corzani all'Adnkronos alludendo alle parole del sindaco di Predappio - perché si possono innescare meccanismi controproducenti. Se la vicenda diventa impattante può danneggiare la convivenza civile nel Comune". Il tema "è divisivo - ricorda Corzani - sono 20 anni che non ci sono più tensioni, c'è una sorta di quieto vivere anche sui due negozi nostalgici, ma l'apologia del fascismo è comunque un reato secondo la Costituzione". In ogni caso Corzani rileva che "al di là dei due negozietti di souvenir del ventennio e magari di un ristorante, i numeri dei visitatori alla cripta sono contenuti e non costituiscono certo un flusso in grado di cambiare le sorti dell'economia del luogo. E' chiaro che se il commercio è in sofferenza anche pochi numeri in più risultano importanti per una piccola attività, ma non determinano nel modo più assoluto un cambio del trend economico del territorio".

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