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Mostre: a Ventotene 'Ribelli al confino'

15 luglio 2020 | 14.14
LETTURA: 2 minuti

Una graphic novel punta a stimolare la curiosità dei ragazzi anche fuori dal contesto dell'esposizione cui intervengono Anthony Santilli, per il Centro di ricerca e documentazione sul confino politico e la detenzione, e la Commissaria Silvia Costa, impegnata nel progetto di recupero e riuso dell’ex Carcere di S. Stefano

Foto di Ventotene con il carcere di Santo Stefano sullo sfondo
Foto di Ventotene con il carcere di Santo Stefano sullo sfondo

Sedici roll up, in piazza Castello a Ventotene, inaugurano oggi, 15 luglio, la mostra itinerante 'Ribelli al confino', ideata ed organizzata dall’Anppia, l'associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti, in collaborazione con il Centro di ricerca e documentazione sul confino politico e la detenzione - isole di Ventotene e S. Stefano, con il contributo della Regione Lazio, che intende presentare i caratteri essenziali della storia del confino politico in Italia.

Grazie alla consulenza storica di Anthony Santilli si potranno consultare i moderni supporti visivi, resi più fruibili da un linguaggio espressamente rivolto ai giovani che potranno documentarsi sulla storia del confino politico, durante il regime fascista e sulle diverse forme di opposizione che le vittime elaborarono al tempo. Particolare attenzione è dedicata ad uno dei luoghi simbolo della memoria del ‘900 nella regione Lazio: l’isola di Ventotene, appunto. Luogo di relegazione e domicilio coatto sin dall’epoca romana, Ventotene fu progressivamente modellata dal regime fascista per ospitare dal 1939 in poi, la più grande cittadella confinaria italiana. Ma proprio lì prese forma una inedita coscienza europea.

La storia di Ventotene, infatti, è legata all’elaborazione del testo intitolato 'Per un’Europa libera e unita - Progetto di un manifesto', il ben noto 'Manifesto di Ventotene', scritto da personaggi come Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi e con il contributo di un altro confinato, Eugenio Colorni. Il testo, oltre al suo indubbio valore storico, è fortemente significativo perché esempio di come, da condizioni di detenzione dure e disumane, menti illuminate e libere abbiano potuto partorire un progetto di rinascita, fondato sui valori della solidarietà e della pace.

Attraverso questi materiali ludico-didattici si vuole raggiungere i ragazzi dai 16 ai 19 anni e farli riflettere, informandoli, su temi ed argomenti che sono alla base della nostra coscienza civica. Una graphic novel, appositamente realizzata e corredata da un’appendice storica, intende inoltre, stimolare la curisità dei ragazzi anche fuori dal contesto della mostra. Il soggetto della graphic novel è uno spinn-off del romanzo, ambientato a Ventotene all’epoca del confino, 'La macchina del Vento' (Edito da Einaudi), scritto da Wu Ming 1, con la consulenza storica di Anthony Santilli e sulla sceneggiatura ed i disegni di Maurizio Ribichini.

La mostra farà tappa in diversi istituti scolastici, dal prossimo mese di settembre. All’inaugurazione oggi è attesa la Commissaria Silvia Costa, dallo scorso febbraio impegnata nel progetto di recupero e riuso dell’ex Carcere borbonico di S. Stefano-Ventotene. Interverranno, più in dettaglio, Francesco Carta, Assessore alla Sanità, Ambiente e riqualificazione dell’ex Carcere di S. Stefano-Ventotene, Spartaco Geppetti, Presidente Anppia Nazionale, Italo Poma, Presidente Iicvas ed Anthony Santilli, per il Centro di ricerca e documentazione sul confino politico e la detenzione.

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