Riccardo Contini: "Miei gioielli ispirati a nativi americani"

Gioielli etici certificati, ispirati ai nativi americani, zero impatto ambientale, simbolo di quella sinergia ancestrale tra la madre terra e l'umanità. Il giovane Riccardo Contini (classe 1998) lancia la sua prima linea di gioielli e lo fa giocando in casa nella Galleria d'arte Contini a Venezia con la mostra 'Volteggiando, tra tempo e materia' aperta al pubblico fino al 18 dicembre. Studi nel prestigioso Istituto Marangoni di Milano, con una laurea in Fashion Design, Riccardo Contini, sapeva sin da bambino che il suo futuro sarebbe stato nella moda, in particolar modo, nell'universo del design del gioiello.

"Dedico questa collezione alla meravigliosa cultura dei nativi americani e in generale dei nativi della terra- ha raccontato all'Adnkronos- Portatori ancestrali di vera saggezza e conoscenza, voce primordiale che prende forma e si materializza in visione estetica e ricerca creativa - Passione per i nativi americani - ha ricordato - che è nata sin da bambino, quasi spontanea. Al cinema ho sempre tifato per gli indiani con le frecce, mai per i cow boy con le pistole".

Una ricerca estetica, ma anche interiore, introspettiva, spirituale quella di Riccardo Contini, che non si esprime attraverso la parola, ma con le sue creazioni. "Cerco di proporre un gioiello che sia esteticamente bello, accattivante, che possieda un ideale di bellezza da indossare - ha spiegato ancora - un messaggio da comunicare, una visione di pace, di luce, di armonia, di rispetto del prossimo e del creato. In fondo l'uomo non è che l'anello della lunga catena del creato e non il brillante più prezioso".

'Il mercato che più tira al mondo è quello della guerra. Ben venga chi scommette ancora nel lusso legato alla bellezza'

In mostra 19 creazioni uniche tra collane, bracciali, anelli, realizzati da orafi e artigiani made in Italy, con oro etico certificato Fairtrade. L'oro è un'icona importante, come la freccia (potrebbe anche essere una foglia, una piuma) protagonista di questa collezione. "E' il motivo, una delle ragioni per cui i nativi americani furono sterminati - ha proseguito Contini - Oggi l'oro si trasforma in simbolo di unione, riflessione, speranza. Un oro 'tracciabile' che garantisce i diritti delle cooperative di minatori e riduce il suo impatto ambientale rispettando il territorio di estrazione".

In un periodo complesso, post pandemico, in piena recessione e in guerra, Riccardo Contini si è dedicato all'arte del gioiello, ha investito nel super lusso, in quello che, per molti, è considerato superfluo e voluttario. "Se penso ai mercati che più tirano al mondo... - ha proseguito il giovane creativo - penso senza esitare al mercato della guerra. Ben venga chi scommette ancora nel lusso legato alla bellezza. Donne, ma anche uomini, giovani e persone più agè, in un confronto intergenerazionale, senza barriera alcuna".

Creazioni che Riccardo Contini ha installato in Calle Larga XXII Marzo, all'interno di un paesaggio naturale e sensoriale tra dune di sughero grezzo, legni fossili di oltre 200 milioni di anni, flauti, tamburi e canti dei nativi americani. "In fondo - ha concluso Contini - non siamo altro che una particella del creato. Tasselli uguali e fondamentali nella visione del mondo. Esseri diversi tra loro, ma ugualmente importanti e profondamente correlati".