(Adnkronos Salute) - I protagonisti dell'evento, che ha ricevuto l'Alto patronato del Presidente della Repubblica italiana, saranno dunque i 'Brain in Italy', camici che giocano in casa. Il Festival sarà ospitato in tre sale del Teatro Franco Parenti: si alterneranno dibattiti a lezioni magistrali, spettacoli e intrattenimento a relazioni scientifiche. 'Fil rouge' la ricerca sul cervello. Per un programma che, assicura Kasam, "punta ad attirare giovani e famiglie. Per questo è stato scelto il fine settimana".
Il viaggio fra gli scienziati di talento al lavoro nel Paese contribuirà a spiegare ai non addetti ai lavori quello che in un articolo apparso qualche mese fa sul sito del Cnr francese è stato definito il 'paradosso italiano': la contraddizione fra le risorse a disposizione della ricerca, significativamente ridotte a confronto di quelle a disposizione di altri Paesi industrializzati, e la produzione tricolore in termini di pubblicazioni scientifiche, fra le più prolifiche nel mondo. I numeri? L'Italia, secondo quanto riportato nell'articolo, ha in media solo 3,4 ricercatori ogni mille impiegati rispetto a una media francese di 8,2. Eppure, fra il 1998 e il 2008 ha prodotto 371.205 pubblicazioni scientifiche, mettendo il Paese all'ottavo posto nel mondo e quarto in Europa.
Tre film cult ('Arrugas' sul tema dell'Alzheimer, 'Strange days' sulle manipolazioni del cervello e 'Il Mondo dei robot') saranno commentati da scienziati specializzati nei relativi campi di ricerca. Tre spettacoli teatrali ('Identità', 'Peperoni difficili', 'Sono solo animali') daranno il là a dibattiti con i ricercatori. E ci saranno anche 4 lezioni magistrali: di Andrea Moro professore di linguistica dello Iuss di Pavia, Giacomo Rizzolatti dell'università di Parma noto per gli studi sui neuroni specchio, Elion Vaadia dell'università di Gerusalemme e Amir Amedi che mostrerà in anteprima un'app che consente di 'vedere' colori e forme attraverso la musica. Durante la sua presentazione (il 16 marzo alle 12.30) sarà possibile scaricarla sugli smartphone, per provare a 'vedere con le orecchie'.