(Adnkronos Salute) - Durante il training le azioni della scimmia sono state abbinate a vari modelli di attività elettrica neuronale. L'avatar aveva invece 36 elettrodi impiantati nel midollo: alcuni esami hanno permesso di vedere come le diverse combinazioni di stimoli influenzassero i suoi movimenti. Poi le due scimmie sono state 'abbinate', cosicché lo scanner cerebrale della prima controllasse i movimenti della seconda, in tempo reale.
La scimmia sedata teneva un joystick, e quella master doveva pensare di muovere il cursore su e giù. Nel 98% dei test il master ha controllato correttamente il braccio dell'avatar. "L'obiettivo è quello di portare e persone con paralisi spinale a bypassare la lesione. E la speranza è quella di arrivare a movimenti completamente naturali. Un obiettivo possibile, ma occorre ancora molto sforzo per arrivarci", spiega alla Bbc online Ziv Williams, uno degli autori dello studio.