cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 23:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Ricerca: 'ciechi' a cambiamenti lampo, Cnr fa luce su black out percezione

15 maggio 2014 | 13.19
LETTURA: 3 minuti

Roma, 15 mag. (Adnkronos Salute) - Cambiamenti lampo che sfuggono alla percezione. Chi si è accorto che la maglietta di Harry Potter nel film 'L'Ordine della Fenice' cambiava da girocollo a scollatura in una frazione di secondo? E chi ha notato che il croissant di Julia Roberts si trasforma in una frittella nel film 'Pretty Woman'? Nessun allarme se tutto ciò risulta nuovo: un gruppo di ricercatori dell'Università di Firenze e dell'Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (In-Cnr) di Pisa ha scoperto i meccanismi cerebrali che ci rendono 'ciechi' a piccoli e rapidi cambiamenti, nei film così come nella vita reale.

Lo studio - pubblicato su 'Proceedings of the National Academy of Science', Pnas - suggerisce che il nostro sistema visivo unisce costantemente le informazioni presenti con quelle del passato immediato ed è così che un cambiamento repentino passa inosservato. "Questi meccanismi servono ad armonizzare la percezione del mondo che altrimenti sarebbe fortemente discontinua", dice David Burr, professore della Facoltà di psicologia all'Università di Firenze e coautore dello studio. "A differenza dei film, l'ambiente che ci circonda è sostanzialmente stabile, con pochi cambiamenti improvvisi. Il cervello sembra aver imparato che le cose non cambiano improvvisamente e, se un'informazione attuale non è completamente affidabile, ci si può basare su quello che si è visto prima".

"La ragione che sottende questo comportamento, prosegue il coautore Marco Cicchini dell'In-Cnr, è che gli apparati sensoriali non sono perfetti bensì contengono, come tutti i sistemi di comunicazione, fluttazioni casuali e 'rumore di fondo'. Queste fluttuazioni, se registrate, potrebbero essere interpretate come veri e propri cambiamenti nel mondo esterno. Per questo motivo il sistema visivo cerca continuamente di mettere insieme gli stimoli che sono simili tra di loro e di costruirne una sorta di media". Secondo lo studio, il sistema sacrifica l'accuratezza della singola informazione sull'altare della continuità e della stabilità della percezione. (segue)

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza