cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 07:35
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Ricerca: donne discriminate nella scienza, 50% di chance in meno

13 marzo 2014 | 18.01
LETTURA: 7 minuti

Ricerca: donne discriminate nella scienza, 50% di chance in meno

Milano, 13 mar. (Adnkronos Salute) - A parità di preparazione, le donne hanno il 50% in meno di possibilità di essere assunte in ambito scientifico e di proseguire la propria carriera rispetto agli uomini. E' quanto emerge da una ricerca pubblicata su 'Pnas', condotta dagli economisti Luigi Zingales, Paola Sapienza e Ernesto Reuben. Alla base del gap, "stereotipi negativi e discriminazione di genere" che non colpiscono, tra gli addetti alla ricerca del personale, solo i 'selezionatori' uomini ma anche le stesse donne. Nei test condotti, "quando i potenziali datori di lavoro - sostengono gli autori dello studio - non avevano informazioni sui candidati ad eccezione del loro aspetto fisico, le donne avevano la metà delle possibilità di essere assunte perché venivano percepite (erroneamente) come meno talentuose a livello aritmetico". Sia gli uomini che le donne, tra i selezionatori, "si aspettavano da loro peggiori performance". E, se si tratta di dare a queste ultime un giudizio o di auto valutarsi, gli uomini "hanno la tendenza a vantarsi, mentre le donne a sottostimarsi". La tendenza a discriminare (e autodiscriminarsi) non si elimina del tutto nemmeno quando vengono rivelati gli esiti della performance del candidato oppure i datori di lavoro hanno sotto gli occhi tutte le sue esperienze pregresse. Con l'uso del Test di associazione implicita (Iat), che rivela i legami associativi tra i concetti, i ricercatori hanno dimostrato l'esistenza di pregiudizi e stereotipi impliciti che sono i responsabili di questo molto comune atteggiamento iniziale nei confronti di uomini e donne alle prese con le scienze. Il team di studiosi è partito da una situazione piuttosto diffusa e si è posto una domanda: "Perché la proporzione di donne che si affacciano alle professioni scientifiche, dall'ingegneria alla matematica fino alla tecnologia, non riflette mai l'interesse che molte ragazze dimostravano alle scuole superiori al pari dei loro colleghi uomini?". I risultati di alcuni test suggeriscono che le giovani donne, al liceo, sono preparate tanto quanto gli uomini ad affrontare queste materie all'università. Tuttavia, il numero di uomini laureati nelle discipline scientifiche sorpassa di gran lunga la percentuale femminile. Partendo da un'affermazione dell'economista Larry Summers, secondo cui la scarsità d'ingressi femminili nel settore è dovuta ad attitudine, gusti professionali e discriminazione, i ricercatori sono giunti alla conclusione che, alla base, vi sia principalmente questo: un fortissimo pregiudizio, che coinvolge in egual misura uomini e donne. Le donne, secondo quanto rileva la ricerca, non solo difettano di autostima quando si tratta di valutare il proprio lavoro, ma sono insicure anche in vista di performance future. Il punto è che la discriminazione, in questo campo, è "pervasiva" nonostante alla prova dei fatti non ci sia "alcuna differenza" tra i risultati aritmetici conseguiti nei test da uomini e donne. Cresciute nel rispetto formale del 'basso profilo', alle aspiranti scienziate del gentil sesso non resta che prendere atto: essere spavalde e ìself-confident' aiuta a combattere anche i pregiudizi.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza