Milano, 2 mag. (Adnkronos Salute) - In salute e in malattia? La formula di rito che suggella l'indissolubilità dell'unione fra marito e moglie, a quanto pare, vale solo se l'ammalato è lui. Secondo un nuovo studio condotto negli Usa, infatti, il divorzio è l'epilogo più frequente se nella coppia a perdere la salute è la donna. Gli scienziati dell'università del Michigan e dell'Indiana hanno osservato che nelle coppie sposate di una certa età una grave malattia aumenta il rischio di separazioni, ma molto di più se è la moglie cadere sotto i colpi di una patologia, non il marito.
La ricerca, riportata da 'Medical Daily', si basa sull'analisi di oltre 2.700 coppie di coniugi 'attempati' nel corso di quasi 20 anni, e mostra che circa un terzo di tutti i matrimoni sono finiti con un divorzio e in quasi la metà di questi casi la moglie si era ammalata. "Abbiamo osservato che il gentil sesso è doppiamente vulnerabile alla dissoluzione coniugale di fronte alla malattia", spiega Amelia Karraker dell'Institute for Social Research dell'università del Michigan, coautrice dello studio con Kenzie Latham (università dell'Indiana). "Le donne hanno più probabilità di rimanere vedove e sono quelle che, se si ammalano, hanno più probabilità di divorziare".
Per i ricercatori il coniuge in rosa è un caregiver naturale: le donne tendono ad accollarsi i mariti malati, a restar loro al fianco, mentre quando si ammalano gravemente i tassi di divorzio risultano più alti. "Le regole di genere e le aspettative sociali riguardo al prendersi cura dell'altro potrebbero rendere più difficile per gli uomini prestare assistenza alla compagna malata", ipotizza l'esperta. Stranamente i ricercatori, indagando sul collegamento fra salute e matrimonio, hanno anche osservato che quando una moglie soffre di malattie cardiache o polmonari si verifica un rischio di divorzio elevato, mentre il cancro non sembra incidere così tanto sul tasso di separazione.
