(Adnkronos Salute) - Il primo tallone d'Achille dei consulenti finanziari è quella che in gergo si chiama 'overconfidence', ossia la tendenza ad avere eccessiva sicurezza in se stessi: ci casca il 62%. Segue il cosiddetto 'effetto disposizione' (52%), cioè la predisposizione a vendere troppo presto gli investimenti in guadagno e a tenere troppo a lungo quelli in perdita. Al terzo posto c'è lo 'Snake Bite Effect' o 'effetto morso di serpente' (48%), la tendenza a lasciarsi condizionare per le scelte future dagli eventi negativi del passato. I più esposti a cadere in questa trappola sono le persone che vivono peggio il concetto di perdita.
Passando ai clienti, per loro il primo punto debole è l'effetto morso del serpente: lo subisce il 51% di chi risponde al test. Al secondo posto (41%) c'è l'effetto disposizione e al terzo (36%) l''Home Bias', ossia la tendenza a investire nei titoli familiari perché percepiti come non rischiosi. Un 'vizio', quest'ultimo, comune anche ai consulenti finanziari: casca in trappola oltre il 40% del campione.
Il test di psico-finanza chiede inoltre a chi vi si sottopone di definire i propri stati d'animo e i tratti della personalità, assegnando un valore su una scala da 1 a 10 a determinate variabili. "Un risultato di rilievo - sottolineano gli esperti - è che l''effetto felicità' esiste. I dati rivelano cioè che le persone che si dichiarano felici sono meno propense a cadere nelle trappole. In tutte". (segue)
