(Adnkronos Salute) - La ricerca condotto da Zoccolillo, mirata a incrementare la consapevolezza motoria, ha portato a una riduzione della fase di appoggio sull’arto meno affetto, ovvero "ha ridotto la strategia di sfuggire il carico - precisa lo studio - tipica di questa patologia, migliorando lo schema del passo. Questo studio ha quindi mostrato l’importanza di un training che coinvolga anche l’immaginazione motoria e la consapevolezza motoria nei bambini con Pci al fine di rendere più efficace la terapia riabilitativa".
La valutazione della biomeccanica del cammino e delle strategie locomotorie messe in atto dai soggetti che hanno partecipato al lavoro è stata effettuata dall’ingegnere Marco Iosa, attraverso strumenti altamente tecnologici come ad esempio un sistema optoelettronico ed un’unità inerziale indossabile ('Optogait').