(Adnkronos Salute) - Pro-Test Italia reputa che sia "scandaloso che dei gruppi organizzati possano permettersi di portare avanti questo tipo di vessazioni, a maggior ragione che colpiscono ancora una volta la ricerca su una malattia rara. Come è già successo alcuni mesi fa con Caterina Simonsen, manca il rispetto dei sacrifici sostenuti quotidianamente da famiglie e persone per sopravvivere e vivere una vita dignitosa".
Inoltre, si domanda "fino a quando questi atti di intimidazione rimarranno impuniti e se sia possibile che associazioni che utilizzano questi sistemi per prevaricare i diritti dei più deboli possano poi essere accettate come interlocutori istituzionali con le amministrazioni e i governi per discutere di bandi e normative". L'associazione pertanto chiede alle autorità competenti di "reprimere e impedire il ripetersi di queste vigliacche intimidazioni". Per mostrare solidarietà e vicinanza all'associazione Pro-Rett Onlus, Pro-Test Italia ha intenzione di contattarla per concordare un'iniziativa di raccolta fondi che possa nel suo piccolo risarcire il danno subito.