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Ricerca: si' Garante privacy a studio anche senza consenso su dati trapianto

25 febbraio 2014 | 13.29
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Roma, 25 feb. (Adnkronos Salute) - Il Garante della privacy ha autorizzato l'Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna Policlinico Sant'Orsola Malpighi a trattare, anche senza il consenso di tutti i malati coinvolti, i dati sanitari e genetici di circa duecento pazienti nello studio monocentrico Polimorfismi genetici di Interleuchina 28B. Lo riferisce la newsletter del Garante. Lo studio, volto a monitorare gli esiti clinici di malati con cirrosi epatica sottoposti a trapianto di fegato nel periodo 1 gennaio 2005 - 31 dicembre 2010, include infatti anche i dati e i campioni dei pazienti deceduti nel periodo successivo al trapianto, e quindi impossibilitati a fornire il consenso.

L'azienda potrà trattare i loro dati e campioni purché i pazienti deceduti non si siano opposti in vita al loro uso a scopo di ricerca, ma dovrà informare ed avere il consenso delle persone ancora vive. Il Policlinico potrà accedere ai soli dati strettamente indispensabili e pertinenti per la conduzione dello studio. Come previsto dall'autorizzazione generale sui dati genetici, il trattamento di questa tipologia di dati in assenza del consenso degli interessati "è possibile solo a seguito di apposita autorizzazione rilasciata dal Garante, sentito il ministro della salute, che ha acquisito, a tal fine, il parere del Consiglio superiore di sanità". Lo studio ha ricevuto anche il motivato parere favorevole del competente comitato etico a livello territoriale.

La ricerca prevede che i dati genetici dei pazienti siano ricavati dall'analisi di campioni di tessuto epatico prelevati sia dal fegato espiantato sia da quello impiantato. I campioni biologici prelevati saranno distrutti al termine della ricerca e i dati raccolti saranno conservati per un periodo di tempo non superiore a dieci anni e trasformati in seguito in forma anonima. I campioni di tessuto epatico prelevati saranno utilizzati soltanto dal Policlinico e trasmessi al Centro unificato di ricerca biomedica applicata per l'analisi genetica. Il Garante ha però chiesto al Policlinico di riformulare l'informativa precisando l'ambito di comunicazione dei dati e di designare come responsabile del trattamento il Centro unificato di ricerca biomedica applicata. L'Autorità ha prescritto inoltre al Policlinico di adottare idonee misure di sicurezza con specifico riferimento all'uso di sistemi di autenticazione basati, tra l'altro, su dispositivi biometrici.

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