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Ricerca: trauma superato si sposta nel cervello, studio terremotati San Giuliano (2)

07 maggio 2014 | 17.37
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(Adnkronos Salute) - L'aspetto particolare della ricerca è stato studiare quello che accade durante una psicoterapia attraverso il monitoraggio elettroencefalografico (Eec) prima, durante e dopo una seduta di Emdr. In particolare, sono stati analizzati i segnali elettrici durante la fase 'chiave' dell'Emdr, ovvero quella della stimolazione bilaterale (Bilateral Stimulation, Bs) con movimenti oculari, allo scopo di verificare l'affidabilità dei risultati e soprattutto studiare le differenze funzionali tra tipologie di traumi diversi e tra soggetti con traumi psicologici risalenti a periodi diversi. Altri importanti risultati di questa ricerca sono stati l'evidenziare sia l'efficacia dell'Emdr sia come la remissione dei sintomi e la risoluzione clinica vengano confermati dai cambiamenti dal punto di vista neurobiologico.

Alla ricerca, spiega Marco Pagani dell'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr, "hanno partecipato 60 persone: 20 vittime del crollo della scuola di San Giuliano (7 ragazzi e 13 tra genitori e parenti dei ragazzi), le cui attivazioni cerebrali durante la rivisitazione dell'evento traumatico sono state confrontate con quelle di 20 persone con traumi vari (abusi, incidenti, eccetera), trattati a Roma, e con quelle di 20 volontari sani privi di sintomi, che hanno focalizzato la terapia sull'evento traumatico di maggior rilievo nella propria vita, fungendo da gruppo di controllo".

"Al termine della terapia Emdr - spiega Giorgio Di Lorenzo del Dipartimento di medicina dei sistemi dell'università di Roma Tor Vergata - è stato osservato un significativo spostamento delle attività elettriche dalle aree cerebrali visive (prevalenti durante la prima seduta Emdr) alle regioni cerebrali frontali e temporo-parietali (prevalenti durante l'ultima seduta Emdr). Questi risultati suggeriscono che l'elaborazione degli eventi traumatici si muove da aree che 'sviluppano' le immagini patologiche del trauma a regioni del cervello con un ruolo di tipo cognitivo e associativo, le cui attività permettono di regolare i ricordi dell'evento traumatico e di eliminare e controllare le emozioni negative a esso legato. Il diminuito malessere psicologico e la riduzione dei sintomi post-traumatici sono stati inoltre correlati all'aumento della connettività funzionale tra le regioni limbiche e quelle di integrazione multisensoriale".

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