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Ricercatori Ispra tornano a protestare sui tetti: "Galletti intervenga"

30 giugno 2017 | 13.32
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(Foto Usb Ricerca)
(Foto Usb Ricerca)

I ricercatori ed i tecnici dell’Ispra, oggi 30 al 40° giorno di occupazione, rilanciano la protesta sempre più "febbrile" e sono tornati a manifestare sui tetti come nel 2009 a Casalotti. Stavolta, annuncia l'Usb ricerca, "si tratta del tetto della sede dei laboratori di Castel Romano dove, stamattina, è salito un gruppo di lavoratori, tra i quali c'è chi minaccia gesti estremi perché al suo ultimo giorno di lavoro". Proprio nei laboratori, segnala l'Usb, opera una gran parte dei 93 precari che saranno licenziati, e oggi tocca ai primi 35 dei 93 totali.

Sul tetto insieme ai precari, segnala il sindacato, "ci sono anche i lavoratori di ruolo e insieme denunciano che i laboratori rimarranno senza personale altamente specializzato in analisi su matrici ambientali se il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, non interverrà con provvedimenti economici urgenti, per consentire il pareggio di bilancio gia’ dall’anno in corso e per gli anni a venire". Mancano infatti, evidenziano i ricercatori, "al contributo ordinario dell’Ente, per tagli alla spesa pubblica, 13 mln di euro l’ anno".

I laboratori dell’Ispra sono dislocati sul tutto il territorio nazionale e precisamente a Roma, Milazzo, Ozzano, Chioggia e Livorno e non mancano punti di eccellenza tra i quali il laboratorio Polveri Sottili di Roma che al confronto interlaboratorio europeo e’ risultato primo sulle misure di Particolato nell’aria PM 10 e PM 2,5, e il Centro di produzione di Materiale di Riferimento, senza considerare l’esperienza quasi esclusiva sul mare e sulla fauna selvatica. Insomma una buona base di partenza, sottolinea l'Unione sindacale di base della ricerca, per la costituzione della rete nazionale dei laboratori di eccellenza del Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale, costituito da Ispra e dalle Arpa/Appa e che i cittadini aspettano in attuazione della della legge 132 del 2016.

Il sindacato, infine, segnala che oggi pomeriggio alle 15,30 al ministero del Lavoro ci sarà il tentativo di conciliazione tra Ispra, Ministero dell’Ambiente e Usb PI Ricerca che ha aperto la procedura per lo sciopero. "Siamo pronti allo sciopero ad oltranza anche perché cresce nell' Ente la consapevolezza del momento è la rabbia per i licenziamenti" afferma il delegato sindacale Nicola Lugeri. "Al tentativo di conciliazione andiamo per obbligo di legge e non ci aspettiamo che Ispra receda dall'atteggiamento di chiusura sinora applicato" segnala. "Vedremo se invece saprà, insieme al Ministero dell'Ambiente, trovare gli strumenti e le iniziative che l'assemblea degli occupanti ritenga indicative di un cambiamento" taglia corto Lugeri.

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