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Rientra allarme per l'Arno, livelli in discesa dopo la piena

07 novembre 2016 | 13.29
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Rientra allarme per l'Arno, livelli in discesa dopo la piena

I livelli idrometrici del fiume Arno sono in discesa. Nella notte è transitata, senza creare criticità, la seconda piena che ha raggiunto all'idrometro degli Uffizi di Firenze 3.84 metri alle ore 2:45.

I tecnici comunali della mobilità hanno comunque disposto l'allungamento, presumibilmente di qualche ora, della chiusura di Ponte Vespucci. La decisione è motivata dalla necessità di attendere il ritorno dei livelli idrici ordinari per permettere ai tecnici di effettuare una verifica. Domani invece è in programma un controllo subacqueo con laser scanner.

Nella notte, dalle 23.30 alle 0.30, su convocazione del prefetto di Firenze si è riunito il Centro coordinamento soccorsi per un'analisi condivisa della situazione dell'Arno, in relazione ai livelli raggiunti dal fiume nell'arco della giornata di domenica.

E' stato osservato - si legge in una nota siglata da Leonardo Ermini, responsabile della Protezione civile della Metrocittà e dal vice prefetto Vincenzo Arancio - che il colmo di piena d'Arno registrato intorno alle 14 di domenica, con riferimento all'idrometro degli Uffizi, ha provocato alcune diffuse criticità per allagamenti delle golene e rigurgiti fognari e del reticolo minore nella zona del Valdarno superiore. Dopo questo evento l'Arno, nella serata, ha presentato un nuovo colmo di piena nelle sezioni del Casentino.

La situazione è stata posta sotto stretto monitoraggio dalle strutture tecniche attivate e al momento di apertura della riunione del Centro coordinamento soccorsi si è potuto constatare che il livello idrometrico corrispondente al colmo di piena raggiunto alla sezione di Montevarchi - immediatamente a valle rispetto a quelle del Casentino - era di 5,16 metri contro i 5,50 dell'evento pomeridiano.

Questa circostanza, in assenza di contributi significativi da parte della Sieve e degli altri maggiori affluenti dell'Arno, ha fatto ritenere che lo sviluppo a valle della piena avrebbe comportato il raggiungimento di livelli idrometrici non superiori o dello stesso ordine di grandezza di quelli pomeridiani.

Alla luce di questi dati il Centro di Coordinamento Soccorsi non ha ravvisato rischi concreti per la popolazione ma ha ritenuto necessario continuare il monitoraggio per tutta la durata dell'evento di piena.

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