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Roma, Rienzi all'AdnKronos: "Mettere in mobilità i dipendenti che non lavorano" /Video

13 maggio 2016 | 10.29
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Carlo Rienzi (foto Adnkronos)
Carlo Rienzi (foto Adnkronos)

La prima cosa che farei se diventassi sindaco è quella di "sollecitare la dichiarazione di insolvenza del Comune di Roma prevista dal testo unico degli Enti Locali per poter mettere in mobilità quasi una metà dei dipendenti che non lavorano. Per poter sanare un bilancio che ha un debito di 13-15 miliardi non si può fare altro, mettere in mobilità chi non lavora''. E' quanto ha detto Carlo Rienzi, leader del Codacons e candidato sindaco di Roma con la Lista Civica 'Carlo Rienzi', intervistato nel corso dello speciale dedicato alle elezioni amministrative 'Adnkronos Comunali 2016'.

"I romani devono essere i primi a cambiare mentalità. Questa città - ha osservato - è disastrata e nessun sindaco, tanto meno io, potrà rimetterla in sesto se i romani continueranno a camminare in motocicletta sui marciapiedi andando addosso alle carrozzine con i bambini e a svuotare i portaceneri della macchina per strada come se fosse una discarica''. ''I romani - ha proseguito Rienzi - sono molto arrabbiati perché pagano più tasse di tutta l'Italia e i loro soldi se li rubano quei furfanti, di destra e di sinistra, che noi siamo andati a combattere nel processo di Mafia Capitale. I romani però devono però essere i primi a cambiare abitudini''.

Rispondendo alla domanda su come risolverebbe il problema della disoccupazione giovanile, Rienzi ha detto: "Un punto del mio programma è quello di imitare Vincenzino De Luca, che ha fatto il sindaco di Salerno e che ha risolto il problema della disoccupazione. Ha preso tutte le botteghe abbandonate e le ha date ai giovani, senza pagare tasse, per iniziare attività di artigianato o di intrattenimento. Ora tutti i giovani a Salerno lavorano. Vorrei fare la stessa cosa a Roma''.

Per risolvere il problema delle buche a Roma ''vorrei dividere la città in quattro grandi macro aree - ha spiegato - dove un gruppo di ingegneri qualificati e pagati in modo giusto, vadano a verificare ogni volta che si tappa una buca e se la buca si riapre gli ingegneri pagano di tasca propria''.

Rienzi ha tenuto poi a sottolineare: "Abbiamo fatto arrestare 7 persone, dirigenti del Comune, imprese ecc. perché siamo andati a prendere il bitume dove riparavano le buche, l'abbiamo fatto analizzare in un laboratorio a Napoli e abbiamo scoperto che invece del bitume c'era la sabbia''.

Sulla proposta fatta al Capitano della Roma di fare l'assessore per i giovani e lo sport, Rienzi ha detto: ''Siamo molto delusi del silenzio di Totti. Noi abbiamo denunciato che Totti fa pubblicità al gioco d'azzardo, evidentemente deve essersela legata al dito perché non c'ha proprio risposto ma chissà, non si sa mai''. "Abbiamo fatto questa proposta a Totti non per avere il voto dei romanisti - ha precisato - ma per avere una persona che i giovani rispettano. Se Totti dicesse 'non fumate', 'non bevete alcool', 'non assumete droga', molti giovani non lo farebbero e avrebbe una funzione molto importante, ma forse lui non la capisce o pensa che non ci si guadagni troppo''.

Rienzi ha poi detto ''assolutamente no'' alle Olimpiadi a Roma. "Noi non facciamo come la Raggi - ha sottolineato - che non appena ha parlato con Malagò, forse si saranno fatti un walzer - ha ironizzato - o si saranno scambiati bacetti, non lo so, è uscita e ha detto: 'ora vediamo', prima aveva detto di no! Non si può fare perché ogni romano ha tre topi in dotazione, due buche e altre schifezze come queste, come possiamo pensare alle Olimpiadi a Roma. Le Olimpiadi servono per migliorare - ha concluso Rienzi - Allora miglioriamo la città e fra 6 mesi, 1 anno, se siamo sicuri che le cose vanno bene possiamo presentare la candidatura''.

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