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Rifiuti: eCommerce in ritardo nel ritiro '1 contro 1' dei prodotti elettrici

14 ottobre 2015 | 15.46
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(Infophoto)
(Infophoto)

Il ritiro 'uno contro uno' delle apparecchiature elettroniche 'langue' nell'eCommerce. Secondo una ricerca presentata da Netcomm e Remedia, gli operatori delle vendite online di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Aee) sono in netto ritardo nell'offrire ai propri clienti servizi adeguati di ritiro dei vecchi apparecchi equivalenti (Raee) in modalità uno contro uno.

Secondo la normativa (D.Lgs. 49/2014), infatti, il consumatore che acquista un prodotto online ha il diritto di avvalersi della restituzione gratuita di un vecchio prodotto equivalente. Di conseguenza, il distributore che vende attraverso l'online deve organizzarsi per offrire gratuitamente questo servizio al consumatore.

Remedia, sistema collettivo per la gestione eco-sostenibile dei Raee, dei rifiuti da pile e accumulatori esausti, e Netcomm, consorzio del commercio elettronico italiano, hanno analizzato 150 siti di eCommerce che vendono apparecchiature elettroniche sul mercato italiano e che rappresentano più del 70% del valore economico del settore, evidenziando una lacuna informativa nel 90% dei casi.

Il 90% dei siti analizzati evidenzia una lacuna informativa

Non solo. Per quanto riguarda il servizio agli utenti, nell'82% dei siti analizzati il servizio di ritiro '1 contro 1' non risulta presente; il 4% vincola questa possibilità alla consegna con technical courier o con specifiche caratteristiche. Nell'8% dei casi sono presenti vincoli o condizioni particolari per usufruirne. Per le modalità di ritiro, solo nel 9,3% dei casi l''1 contro 1' non comporta oneri aggiuntivi.

"L'eCommerce è ormai diventato normalità per i consumatori italiani: sono circa 17 milioni gli acquirenti che negli ultimi tre mesi hanno effettuato un acquisto su Internet, facendo registrare un tasso di crescita delle vendite online a doppia cifra nell'ultimo anno, come nei precedenti tre. É un mercato che stimiamo valga circa 15 miliardi di euro e l'informatica e l'elettronica di consumo ne rappresentano il 13%", spiega Roberto Liscia, presidente di Netcomm.

"Anche se il mercato sta evolvendo velocemente - prosegue - le aziende sono rimaste ad uno stato iniziale per quanto riguarda l''1 contro 1' e, oltre a rischiare di incorrere in sanzioni o annullamenti dei contratti di vendita, sono in ritardo nell'offrire al consumatore un servizio efficiente con notevoli lacune dal punto di vista informativo".

"Il quadro che emerge dallo studio non è certamente positivo. Siamo convinti che la situazione non dipenda soltanto da negligenza, ma anche da una mancanza di informazioni effettive sugli adempimenti da rispettare", dichiara Walter Rebosio, presidente di Remedia. "É fondamentale che le aziende facciano un grande sforzo per sfruttare al meglio il potenziale di questo settore - spiega Rebosio - Un mercato così in crescita come quello dell'eCommerce può rappresentare un traino importante per il conseguimento degli obiettivi di raccolta che prevedono tassi di raccolta superiori all'85% dei Raee generati o il 65% dell'immesso sul mercato entro il 2019".

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