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Rifiuti, industria italiana vale 11 miliardi

21 novembre 2018 | 12.49
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(Fotolia)
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Un settore con 11 miliardi di euro di valore delle produzioni, con operatori che spaziano dalle grandi multiutility quotate alle piccole-medie imprese locali e familiari, il cui operato vede un incremento del 3% delle tonnellate di rifiuti raccolte rispetto al 2016 e una percentuale di raccolta differenziata cresciuta, passando dal 53,4% al 56,6%.

E' la fotografia del settore della gestione dei rifiuti urbani scattata dal Rapporto Was 2018 'Il waste management tra industria e policy, la sfida della regolazione', presentato da Althesys oggi a Roma all’Auditorium Vittorio Veneto. Il report delinea lo scenario competitivo, analizzando i 238 maggiori player attivi nel comparto della raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani e in quello della selezione e valorizzazione dei materiali.

Nel suo complesso l’analisi 2018 dell’industria italiana della gestione dei rifiuti evidenzia come "il settore stia attraversando una fase di profonda trasformazione giungendo a uno snodo cruciale per il suo sviluppo: da una parte si registra un positivo sviluppo verso la circular economy e dall’altra il comparto è in attesa di confrontarsi con la nuova regolazione".

"A fronte del dinamismo delle maggiori aziende e dell’evoluzione verso la circular economy, l’ultimo anno ha visto un sostanziale immobilismo delle policy nazionali. Sul piano industriale il panorama è articolato, caratterizzato dal consolidamento dei top player, ma anche dal persistere della frammentazione e da varie gestioni locali fragili e di corto respiro", avverte il Rapporto 2018.

"Lo sviluppo dell’economia circolare - osserva Alessandro Marangoni, ad di Althesys - cambierà sempre più la fisionomia dei mercati che diventeranno sempre più interconnessi, integrati, e globalizzati. La crescita delle materie prime seconde, l’ingresso di attori esterni al settore ambientale, il progresso tecnologico renderanno sempre più arduo definire i confini e gli scenari futuri. La trasformazione dell’industria del waste management sta accelerando e il settore sarà nei prossimi anni molto diverso da come lo conosciamo oggi. Serve dunque un salto in avanti anche dei policy maker italiani per disegnare una vera politica industriale".

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