cerca CERCA
Martedì 23 Aprile 2024
Aggiornato: 12:42
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Riforme, Calderoli: ‘’No immunità a senatori? Allora togliamola anche a deputati’’

21 giugno 2014 | 16.52
LETTURA: 4 minuti

Una novità prevista nell’accordo sul nuovo Senato, siglato venerdì tra Pd-Fi e Lega, che ha provocato molte polemiche. Boschi avverte M5S in vista dell’incontro di mercoledì: ‘’Non si ricomincia daccapo’’. Di Maio: ‘’Diamo un’opportunità al Pd’’. Base M5S divisa su incontro con Pd. Lunedì Grillo a Roma

Riforme, Calderoli: ‘’No immunità a senatori? Allora togliamola anche a deputati’’

‘’Togliamo l’immunità sia a deputati che a senatori. Tutti siano trattati come cittadini comuni”. E’ la proposta lanciata dal leghista Roberto Calderoli, all’indomani dell’accordo raggiunto tra Pd-Fi e Lega sulla riforma del Senato, che prevede l’introduzione dell’immunità anche per i senatori. Una novità, visto che non era contenuta nell’originario testo del governo, che ha provocato molte polemiche. “Se suscita perplessità il fatto che deputati e senatori abbiano la medesima forma di immunità allora come relatore - dice il già padre del ‘Porcellum’ - mi sento di fare una proposta e di verificare l’eventuale condivisione’’.

Nel frattempo il ministro Maria Elena Boschi mette i paletti in vista dell’incontro di mercoledì con il M5S, frutto del cambio di strategia del pentastellati e visto con malumori dalla base che continua a sfogarsi sul blog di Beppe Grillo. ‘’Siamo contenti di incontrare i 5 Stelle, ascolteremo le loro proposte’’ ma non si può ricominciare tutto daccapo.

‘’Serve rispetto per il lavoro fatto dai deputati e dai senatori - dice il ministro delle Riforme a Sky Tg24, a margine del seminario di Area riformista a Massa Marittima - La legge elettorale è stata approvata alla Camera e venerdì è stato fatto un passo avanti positivo sulle riforme. Non si può ricominciare per ritardare questo processo. Intendiamo andare avanti con determinazione”.

Linea rilanciata dal presidente Pd, Matteo Orfini. Premesso che ’’siamo contentissimi che dopo un anno e mezzo in cui sono saliti sui tetti e ci hanno riempito di insulti, ora il M5S faccia quello per cui i suoi deputati sono stati eletti”, Orfini sottolinea che ’’accettare quell’apertura, significa anche accettare, da parte loro, quello che e’ stato fatto in un anno e mezzo, mentre grillini stavano sui tetti. Non si può ricominciare daccapo”. Quanto alla legge elettorale, per Orfini, l’Italicum si può migliorare ma, anche in questo caso, “non si può azzerare tutto e ricominciare da capo”. Anche la questione preferenze che potrebbe rientrare tra le modifiche all’Italicum, va presa con le molle a fronte delle inchieste sulla corruzione: “Di fronte a quello che sta emergendo serve una ulteriore riflessione anche sulle preferenze, perché queste sono esposte a quelle degenerazioni per le quali erano state abolite”.

A guidare la delegazione stellata sarà Luigi Di Maio che in vista dell’incontro di mercoledì spiega che bisogna dare ‘’un’opportunità al Pd’’ visto che siamo in un momento, dice, ‘’in cui non c’è accordo tra Fi e Pd su nulla’’.

‘’Qui non si sta parlando di persone con cui accordarsi, ma di punti importanti della nostra legge elettorale da far entrare nell’ordinamento giuridico del nostro Paese. Mercoledì vogliamo dare un’opportunità al Pd avendo a cuore solo questo obiettivo”, scrive su Facebook il vicepresidente della Camera.

“La nostra legge elettorale - prosegue il grillino - è stata definita ‘perfetta’ da persone che non ci saremmo mai aspettate la apprezzassero. Noi non crediamo che sia perfetta, ma che sia un ottimo punto di inizio per dare agli italiani un degno sistema di elezione dei propri rappresentanti. Siamo convinti di questo perché è stata scritta dagli italiani, in centinaia di migliaia assistiti da docenti universitari sul portale del Movimento 5 Stelle”.

“Proponiamo questo incontro - aggiunge Di Maio - in un momento in cui non c’è accordo tra Fi e Pd su nulla (stamattina Romani FI ha sconfessato Calderoli sulle riforme: ‘gioca allo statista’. Mentre l’Italicum è arenato al Senato). Lo proponiamo restando opposizione. La prima vera opposizione degli ultimi 20 anni di Repubblica. Mercoledì - ribadisce - incontrerò la delegazione del Pd. Insieme a Danilo Toninelli, Giuseppe Brescia e Maurizio Buccarella e vedremo che spiragli si apriranno”.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza