L'Assemblea delle autonomie immaginata dalla bozza di riforma Boschi, che dovra' sostituire l'attuale 'Senato della Repubblica', sara' composta da un presidente di Regione, due membri di ciascun Consiglio regionale, tre sindaci per ogni regione. Piu' un massimo di ventuno cittadini nominati dal capo dello Stato per i loro meriti. Il testo messo a punto dal governo per modificare la Costituzione e che sara' presentato alle Camere tra 15 giorni e' consultabile on line sul sito del governo.
La riforma prevede, infatti, che ''l'Assemblea delle autonomie'', che ''rappresenta le istituzioni territoriali'', e' formata ''dai presidenti delle Giunte regionali e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, nonche', per ciascuna Regione, da due membri eletti, con voto limitato, dai Consigli regionali tra i propri componenti e da tre sindaci eletti da una assemblea dei sindaci della Regione''. Spettera' a una legge ''approvata a maggioranza dei due terzi dei componenti della Camera dei deputati'' stabilire le modalita' di elezione dei membri elettivi della nuova Camera Alta.
La durata del mandato nell'Assemblea delle autonomie dei presidenti delle Giunte regionali e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, nonche' dei membri eletti dai Consigli regionali, ''coincide con la durata degli organi ai quali appartengono'', mentre la durata del mandato dei sindaci eletti nell'Assemblea delle autonomie ''e' pari a cinque anni''. A completare il quorum, ''il presidente della Repubblica può nominare membri dell'Assemblea delle autonomie ventuno cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario''. Questi durano in carica sette anni.