"La notizia è questa: dei quattro paletti piantati dal premier sulla riforma costituzionale il primo è saltato. I senatori saranno elettivi". Lo scrive Pippo Civati sul suo blog. "Così prevede infatti l'ordine del giorno Calderoli approvato a maggioranza. Una maggioranza trasversale, ma diversa da quella che sostiene il Governo, che ha cominciato così a rilasciare dichiarazioni molto discutibili. Dalle minacce (in realtà smentite) di dimissioni allo stop ad altre 'concessioni'".
Ma, aggiunge, "il governo, gli diamo volentieri questa informazione, non fa 'concessioni' al Parlamento, perché è quest'ultimo a controllare il primo e non viceversa". Alla fine, prosegue Civati, "tutte queste forzature, che confermano come si sia abbondantemente smarrito il senso delle istituzioni, hanno portato alla fine all'adozione come testo base delle riforma del disegno di legge governativo. Con i voti determinanti di Forza Italia, senza la quale, quindi, le riforme costituzionali (almeno come piacciono al governo, e non del tutto a chi lo sostiene) non si possono fare".
"Cosa chiederà in cambio Forza Italia? Il presidenzialismo? Pensa questo governo di centrosinistra di farsi artefice di una riforma costituzionale che prima indebolisce il Parlamento e poi aumenta i poteri del Presidente?", osserva. "Attaccare per mesi Chiti per poi dare spazio a Calderoli, da ultimo, non mi è sembrata una grande idea", sottolinea Civati. (segue)