"Personalmente ritengo che la bicamerale sarebbe il percorso più ordinato ma tocca all'Esecutivo decidere"
"Fino a qualche giorno fa il tema si pensava che fosse il presidenzialismo, mentre si va verso il premierato. Interessante perché è esattamente quello che Carlo Calenda ha detto alla Casellati". A commentare la notizia che il Governo Meloni non escluda soluzioni alternative al presidenzialismo, come l’ipotesi del premierato, è la senatrice Maria Stella Gelmini, vice segretario di Azione, che all'Adnkronos afferma: "Sul premierato siamo disponibili a discutere. Riteniamo che quello che noi chiamiamo il Sindaco d'Italia, cioè l'elezione diretta del presidente del Consiglio o comunque il rafforzamento dei poteri del premier, sia un fatto che può aiutare a stabilizzare gli esecutivi. L'Italia, dove negli ultimi 70 anni la durata media dei governi è stata di un anno e mezzo, ha bisogno di stabilità".
Appoggereste la proposta di un premierato quindi? "Appoggereste senza leggere un testo è eccessivo - risponde Gelmini - Diciamo che noi di premierato, cioè il rafforzamento dei poteri del premier che Carlo Calenda e Matteo Renzi chiamano il sindaco d'italia, siamo pronti a discutere. Noi siamo dell'idea che in questo momento se c'è un'istituzione rispettata da tutti i cittadini indipendentemente dal voto o dal partito di appartenenza è la presidenza della Repubblica. Noi siamo contrari al presidenzialismo, non lo riteniamo una priorità, mentre ci preoccupa molto la stabilità dei governi".
"Diciamo che la scelta la deve fare il governo - prosegue la senatrice del Terzo Polo - Quello che noi pensiamo è che le riforme non si fanno a colpi di maggioranza ma con il confronto dell'opposizione e il protagonismo del Parlamento. Personalmente ritengo che la bicamerale sarebbe il percorso più ordinato ma tocca all'Esecutivo decidere. Anche altri governi hanno fatto la scelta della procedura ordinaria. Mi sembra - conclude - che ad oggi sul tavolo non ci sia ancora nulla di concreto, vediamo". (di Roberta Lanzara)