''Di questi problemi, io credo di essere la memoria storica. La conclusione e' che era difficile far digerire ai senatori la modifica del Senato...''. Hotel Bernini di Roma, direzione nazionale dell'Udc a porte chiuse. Prende la parola Ciriaco De Mita che si sofferma sul progetto renziano di riforma del Senato, che ha subito varie critiche e resistenze, anche all'interno della maggioranza. L'ex leader della Dc e' ironico: ''Il problema si risolve se i deputati votano la riforma del Senato e i senatori votano la riforma della Camera. Il bicameralismo e' solo del Parlamento italiano...''.
De Mita, raccontano alcuni presenti, cita un aneddoto sul ''costo delle istituzioni'': ''Al mio Paese si diceva che il marchese Pepe aveva dei cavalli che non alimentava per risparmiare. Un giorno i cavalli muoiono. 'Guarda tu, adesso che si erano abituati a non mangiare sono morti...', commento' il marchese''.
Per l'ex premier c'e' un difetto di comunicazione: ''Credo che all'interno dell'Udc vada definita una posizione chiara a riguardo. Discutiamo al nostro interno e vediamo quale e' l'opinione prevalente. E questa deve andare all'esterno . Io ho considerato il Congresso una fase transitoria. Sulle questioni istituzionali il partito abbia una posizione chiara. Noi non siamo presenti, c'e' qualcuno che parla, qualcuno che dice che va bene, qualcuno che mugugna che va male...'', e' lo sfogo dell'ex premier. (segue)