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Riforme, M5S: "Berlusconi appoggia Renzi in cambio di norme ad personam"

04 luglio 2014 | 18.44
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Il pentastellato Fraccaro, segretario dell'ufficio di presidenza di Montecitorio, attacca il patto Pd-Fi : "Ha chiesto espressamente tutela per le proprie aziende e il salvacondotto che gli serve per sfuggire ai processi ancora in corso". Il premier e l'ex Cav: "Il patto regge". Grillo: "Italicum incostituzionale". Boschi: "Immunità da rivedere? Tutto è possibile in aula"

 - (INFOPHOTO)
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Una sintonia legata a un accordo segreto. E' quanto sostiene Riccardo Fraccaro, deputato M5S e segretario dell'ufficio di presidenza di Montecitorio, a proposito della tenuta del patto tra Partito democratico e Forza Italia sulle riforme.

Il baratto Pd-Fi - "La profonda sintonia tra Pd e Forza Italia sulle riforme è stata raggiunta grazie ad un accordo segreto, che nonostante le pressanti richieste di trasparenza non è mai stato svelato. Almeno fino ad ora: finalmente ci sono le prove che dimostrano cosa hanno barattato esattamente Renzi e Berlusconi" sostiene il deputato 5S.

Per il grillino, "il segretario Pd ha scalato il potere fino a Palazzo Chigi con in mente un piano ben preciso: stravolgere gli equilibri democratici e trascinare il Paese verso una deriva autoritaria". Progetto per il quale "sapeva di poter contare su Berlusconi, che gli avrebbe garantito i suoi voti per approvare una nuova porcata, l'Italicum, e per mutilare la nostra Repubblica parlamentare con la riforma del Senato. Naturalmente - afferma Fraccaro - ciò in cambio di altri provvedimenti inconfessabili che il noto pregiudicato ha messo sul tavolo durante l'incontro top secret al Nazareno".

Niente streaming - "Non solo il presidente del Consiglio ha escluso lo streaming, salvo poi pretenderlo per incontrare noi che siamo i primi a chiederlo - attacca su Facebook - ma non ha mai voluto confessare i termini del patto. Alla faccia del svolta e del cambiamento di verso. Ebbene, ora è con le spalle al muro perché la verità che tutti sospettavamo è stata finalmente svelata: siamo di fronte al più grande degli inciuci, Renzi ha chiesto i voti di Forza Italia per le riforme e in cambio Berlusconi ha potuto ancora una volta dirottare le istituzioni verso i propri interessi personali", sostiene Fraccaro.

"Ed ecco le prove: ieri - prosegue - c'è stato un incontro tra il segretario Pd e il leader di Forza Italia. Berlusconi ha chiesto espressamente tutela per le proprie aziende, anche perché le casse di Forza Italia sono vuote, e il salvacondotto che gli serve per sfuggire ai processi ancora in corso, come quello Ruby. Il pregiudicato lo ha detto a chiare lettere, ecco le sue parole esatte: 'è importante la riforma della giustizia, è la riforme delle riforme. Renzi ci ha promesso che ci coinvolgerà nella stesura dei 12 punti, la faremo insieme'".

I retroscena sui quotidiani - "Berlusconi - va avanti il grillino rimettendo insieme alcuni retroscena apparsi sui giornali - ha anche affermato di aver avuto garanzie dal segretario Pd che ci saranno decisioni a favore delle sue aziende: 'io sono anzitutto un imprenditore', gli ha ribadito".

"Ormai - per Fraccaro - è innegabile: Renzi si farà dettare da Berlusconi la linea su giustizia e settore radiotelevisivo, inaugurando una nuova e più micidiale stagione di norme ad personam. Il conflitto di interessi continua a pesare come un macigno sulla politica, la legge che ho presentato a nome del M5S per disciplinare la materia continua ad essere osteggiata da tutti i partiti, Pd compreso, perché è funzionale a tutto il sistema. Allora la mossa del MoVimento 5 Stelle di offrire una via alternativa alle riforme serve a stanare la verità: il patto del Nazareno si basa sulla mercificazione della politica, sul baratto tra fette di potere personale, sullo scambio tra riforme autoritarie e leggi-vergogna. Ora che Berlusconi lo ha apertamente confessato, a Renzi non resta che scegliere: ammettere di essere complice di questo sfacelo o rassegnarsi a fare qualcosa di buono per il Paese".

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