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Rigopiano, fiaccole e messa per le vittime

18 gennaio 2020 | 11.03
LETTURA: 3 minuti

Cerimonia riservata ai familiari. L'hotel inghiottito dalla valanga il 18 gennaio 2017 (VIDEO)

(Adnkronos)
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dall’inviata Silvia Mancinelli
E' una commemorazione privata, riservata ai soli familiari delle vittime, quella per i 29 'Angeli di Rigopiano'. Qui, sul versante dove sorgeva l’hotel inghiottito dalla valanga il 18 gennaio 2017, oggi c’è il sole che ha quasi disciolto la neve caduta nei giorni scorsi (VIDEO). Il totem, realizzato sull’insegna della struttura, quella rimasta intatta, conserva le foto di Marco Tanda, della sua fidanzata Jessica Tinari, di Emanuele Bonifazi, di Linda Salzetta, di Ilaria Di Biase, di Cecilia Martella, di Alessandro Giancaterino, di Valentina Cicioni e di tutti gli altri rimasti per sempre all’ombra delle montagne di Farindola. Un anziano passa, bacia la foto di Marco Vignarelli e Paola Timmasini, anche loro morti qui.

Rigopiano, i familiari: "Un fiore dove sono morti"

Don Luca, il parroco che ha presenziato alla cerimonia, ha fatto capolino in strada dove una folla di cittadini attende i familiari. Un fiore è stato posato nei punti dove sono state rinvenute le vittime.

"Quest’anno sono finalmente riuscita a individuare il posto esatto in cui è stato trovato mio figlio. Era davanti alla sala giochi, dove il suo bambino era andato, chiamato da un amichetto" dice Loredana Lazzari, mamma del poliziotto Dino Di Michelangelo. Come gli altri ha lasciato una rosa rossa nel punto in cui è stato trovato il corpo di Dino. "Il figlio, con loro per una breve vacanza, si è salvato dopo essersi alzato dalle gambe del papà per andare a giocare. Dino e sua moglie no, non ce l’hanno fatta". Distrutta dal dolore e forte come una roccia, ricorda come ogni volta sia peggio, anzi, dice, "quest’anno ancora di più per tutte le cose brutte che sono uscite".

Il riferimento è all’indagine sul depistaggio, alle richieste di aiuto inascoltate. Come quelle del cameriere Gabriele D’Angelo, ora al centro di nuove denunce. Per lui c’è il fratello Francesco, incredibilmente somigliante: "Siamo gemelli omozigoti" spiega mentre gli occhi gli si fanno lucidi.

"Anche quest'anno, come tutti gli anniversari, c'è il sole e pochissima neve. Sembra un paradosso, no?" dice poi all'Adnkronos Marcello Martella, papà di Cecilia, morta a 24 anni sotto la valanga a Farindola. "Per la prima volta al dolore si aggiunge tanta rabbia per quanto emerso dalle indagini". Ha gli occhi rossi dal pianto, dopo aver deposto la fiaccola portata dal bivio per Farindola fino alla chiesa di San Nicola per la messa commemorativa.

"Bisogna andare avanti per chi è rimasto, farsi forza - dice Annamaria Angelucci, sorella di Silvana, morta con il marito Luciano Caporale -. Erano andati a riposarsi pochi giorni dopo un periodo difficile in cui avevano rinnovato il locale (parrucchieri entrambi, avevano un salone ora rilevato dai figli, ndr). Noi mescoliamo la rabbia e il dolore al sorriso. Ma non è vero che il tempo guarisce la sofferenza. La ferita brucia sempre".

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