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Edilizia: a Mostra Convegno Expoconfort la casa del futuro a energia quasi zero

03 febbraio 2016 | 16.24
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Edilizia: a Mostra Convegno Expoconfort la casa del futuro a energia quasi zero

E' dedicata agli edifici a energia quasi zero i cosiddetti nearly zeb, la quarantesima edizione della Mostra Convegno Expoconfort che si terrà a Milano dal 15 al 18 marzo prossimi. Cuore della manifestazione sarà lo spazio 'Oltre la classe A' dove sarà possibile visitare la casa del futuro, un edificio che dai materiali alla progettazione coniuga tutto il meglio del risparmio energetico e tanta tecnologia.

Pareti opache e molto isolanti, vetri performanti e ventilazione meccanica per una casa quasi stagna rispetto all'esterno che ha un ridotto fabbisogno di riscaldamento artificiale. Tetto con pannelli fotovoltaici che producono energia elettrica e che, collegati alle pompe di calore, forniscono anche il riscaldamento necessario. Sono solo alcuni degli elementi base che costituiscono le case Nzeb.

"Di edifici costruiti con queste tecniche ne esistono già tanti - dice all'Adnkronos Giuliano Dall’O’, presidente del comitato scientifico di Expoconfort e professore al dipartimento di Architettura Ingegneria delle costruzioni e Ambiente costruito del Politecnico di Milano - ma la Mostra Convegno sarà anche l'occasione per fare il punto sull'andamento del mercato immobiliare dopo la scelta della Lombardia di anticipare al 1 gennaio di quest'anno il recepimento dei limiti prestazionali, imposto dall'Europa nella direttiva 31/2010 sull'efficienza energetica". Direttiva Ue che comunque, come ricorda Dall'O' "dovrà essere applicata a livello nazionale entro il 2018 per tutti gli edifici pubblici ed entro il 2020 per quelli privati".

Un cambiamento strutturale per il quale "siamo tecnicamente pronti - assicura Dall’O’ - ma nel quale forse il cittadino si sente poco coinvolto e spesso non sa neppure come usare tutte potenzialità degli edifici a risparmio energetico". Una lacuna che va colmata perché, dice il professore, "se usiamo una casa progettata per il risparmio energetico come una casa normale non ne sfruttiamo le potenzialità".

E proprio per accompagnare il cittadino in questo percorso è stato pensato lo spazio della Mostra Convegno Expoconfort 'oltre la classe A', dove i visitatori, accompagnati da una guida, potranno entrare nella casa del futuro e conoscerne e toccarne con mano, tutte le potenzialità. "L'edificio - spiega Dall'O' - racchiude in sé il meglio dell'innovazione e della gestione intelligente unendo fonti rinnovabili e domotica. Con dei sensori che utilizzano interfaccia molto simili a quelli usati comunemente dagli smartphone, è possibile controllare clima, illuminazione elettrica (che subentra solo quando non c'è sufficiente luce naturale) e sicurezza, intesa sia come controllo di accessi indesiderati, sia contro possibili fughe di gas o altri incidenti domestici".

Insomma nell'edificio "la domotica mostra la sua vera utilità. Perché bisogna capire - sottolinea il professore - che la domotica non è un gadget come ancora troppo spesso viene percepita ma uno strumento che dobbiamo imparare a utilizzare al massimo delle sue potenzialità. Ecco perché è importante parlare non solo di casa ma anche di città intelligente perché queste tecnologie danno il massimo quando sono collegate a sistemi di gestione".

All'esterno della 'casa del futuro' si trova anche una colonnina per la ricarica dell'auto elettrica. "Gli edifici sono un tassello importate - sottolinea ancora Dall'O' - in una più ampia visione di smart city, se una volta infatti pensavamo pensavamo alle costruzioni solo come luoghi che assorbono energia ora sappiamo che possono anche produrla. Il fotovoltaico ormai costa poco e ogni nuovo edificio avrà un tetto fotovoltaico la cui energia prodotta in eccesso viene messa in rete o può essere utilizzata per ricaricare un veicolo elettrico incentivando così anche una mobilità green".

Ma quanto costa la casa intelligente e green? "Dal punto di vista dell'efficienza energetica non ci sono aumenti di costo nella costruzione - assicura l'esperto - a incidere sul mercato edilizio sono altri parametri. Una cosa è certa che in alcuni casi - conclude Dall'O' - costa meno costruire ex novo che riqualificare".

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