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Risparmio, Pignatari (Plutonis): "97% italiani fallisce in ricerca seconda entrata"

22 marzo 2022 | 16.54
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Tra tensioni internazionali e un’inflazione sempre più forte, gli italiani sono sempre più a caccia di una seconda entrata, ma i rischi sono alti: online ci sono tante 'sirene' che promettono guadagni facili, quando invece la realtà è molto diversa. Secondo quando spiega Stefano Lokar Pignatari, co-founder di Plutonis, "oggi la maggioranza delle opportunità per crearsi un secondo reddito presentano più rischi che benefici. Se non si sta attenti, c’è grande pericolo di bruciare in poco tempo i risparmi di una vita. Attività come aprire un’e-commerce o entrare in un network richiedono un investimento importante di tempo e spesso anche di denaro". All’apparenza, secondo Pignatari, "sembra tutto facile ma nei fatti 97 persone su 100 falliscono nella ricerca di nuovi flussi di guadagno. Inoltre molte di quelle attività sono ai limiti della legalità. E poi c’è il problema del fisco".

"Il reddito da lavoro infatti è quello più tassato di tutti in Italia. Questo significa che anche quei pochi che riescono a crearsi una seconda entrata, alla fine devono versare oltre il 60% in tasse e imposte", ricorda ancora. "Una possibile soluzione è investire come fanno gli Hedge Funds. Attraverso uno strumento chiamato Opzioni Vanilla è possibile ottenere un profitto ogni 4 settimane, grazie a un investimento di tipo non direzionale. In questo modo si guadagna quando il mercato sale, quando scende entro un limite prestabilito e quando rimane stabile. L’obiettivo è tenere sotto controllo il rischio e generare un guadagno costante", dice ancora.

Purtroppo l’Italia è penultima tra i paesi Ocse nell’educazione finanziaria. Nel 2020 il nostro Paese è arrivato al 25esimo posto su un gruppo di 26 stati. "E questa arretratezza gli italiani rischiano di pagarla molta cara. Sì perché mentre in passato bastava investire nei classici Bot per ottenere dei buoni rendimenti e stare sereni, oggi le condizioni macroeconomiche sono cambiate profondamente". Secondo gli ultimi dati, gli investitori in Italia sono circa 7 milioni, ma questo numero è destinato ad aumentare sempre di più. "Proprio per questo – conclude Pignatari - è necessario elevare il livello di educazione finanziaria così da investire in modo consapevole, proteggere il proprio potere d’acquisto e mantenere il proprio stile di vita".

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