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Rita, Rocco e Sebastiano: ecco i santi più invocati in pandemia

04 maggio 2021 | 16.44
LETTURA: 6 minuti

Dalla patrona delle cause perse ai protettori contro la peste, indagine tra Italia e Francia

(La statua di Santa Rita - Fotogramma)
(La statua di Santa Rita - Fotogramma)

Santa Rita da Cascia, patrona delle cause perse. San Rocco, che cancellava la peste col suo energico incedere. San Sebastiano, torace trafitto da ferite che simbolicamente ricordavano i bubboni del terribile morbo. Ci sono loro sul podio dell''empireo della pandemia'. Le prime 3 voci di una litania che alle persone credenti è capitato di invocare per chiedere la guarigione da Covid-19. E' passato più di un anno da quando il coronavirus Sars-CoV-2 ha costretto il mondo a misurarsi con contagi e quarantene, con una sorta di 'peste moderna'. La prima reazione di fronte a una malattia sconosciuta, senza cura né vaccino, è di cuore: scatena sentimenti ancestrali, il bisogno di trovare rifugio e conforto nel divino.

Si spera nel miracolo, insomma. E gli italiani, si sa, sono un popolo di navigatori e di poeti. Ma anche di santi. E proprio a un gruppo di scienziati a prevalenza 'tricolore' è venuto in mente di porsi la domanda: a quale santo cattolico la comunità cristiana europea si è rivolta per chiedere una miracolosa guarigione dalla malattia del secolo? La risposta è in uno studio scientifico pubblicato sulla rivista 'Ethics, Medicine and Public Health' a prima firma Antonio Perciaccante, Dipartimento di Medicina dell'ospedale San Giovanni di Dio di Gorizia, Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (Asugi), in Francia affiliato al Laboratoire Anthropologie Archéologie Biologie (Laab) dell'università Paris-Saclay.

La survey è stata condotta via social - Twitter e Facebook - ad agosto 2020. Ogni autore - Perciaccante e i colleghi Alessia Coralli (Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina) e Philippe Charlier (Paris-Saclay University) - ha pubblicato la fatidica domanda. Il numero totale di follower raggiunti è stato di 15.840 persone (92% dall'Europa). Hanno risposto in 1.158, principalmente da Francia e Italia. E il 'cielo di Covid' si è popolato, illuminando in particolare i 3 santi più chiamati in causa nelle preghiere.

Se gli strumenti utilizzati per l'indagine sono senz'altro moderni, le radici dello studio sono invece antiche. "Il rapporto tra religione e medicina è ben noto nelle comunità umane fin dall'antichità", scrivono gli autori. Nei Paesi europei, nel Medioevo, l'invocazione dei santi per la cura delle malattie era una pratica abituale. E oggi di nuovo l'intercessione dei santi è una dottrina diffusa sia nella Chiesa cattolica che in quella ortodossa. Non a caso, la religione cattolica romana è ricca di spunti su questo fronte, ricordano i 3 scienziati. "Volevamo quindi sapere chi erano i santi 'specializzati' nella pandemia di Covid-19", dicono.

Analizzando i risultati della survey in modo più dettagliato, emerge dunque che la santa nettamente 'maggioritaria' è Santa Rita da Cascia (Italia, 1381-1457), citata da 558 persone. Lei che sognava di consacrarsi a Dio, ma era destinata a sposare un uomo violento, e con la sua pazienza e l'amore ne ha cambiato il carattere. Lei che a causa delle situazioni difficili che ha affrontato nella sua vita di moglie, madre e poi suora, oggi è considerata patrona delle cause impossibili, e viene invocata nelle situazioni più difficili. Il primo posto che le viene attribuito "riflette chiaramente la natura pessimista e fatalistica della situazione" ad agosto 2020, quando ancora i vaccini erano un miraggio ed era fresco il ricordo doloroso del primo tsunami provocato da Covid.

Al secondo e terzo posto San Rocco e San Sebastiano che, sulla base della tradizione cattolica, sono i due principali santi considerati protettori contro la peste, il cui modello epidemico è stato paragonato a quello di Covid-19, argomentano gli autori. San Rocco e Sebastiano furono associati alla peste in modi diversi, e il loro culto si diffuse durante il tardo Medioevo e il Rinascimento, quando frequenti epidemie di questo male avvennero in diversi Paesi europei.

San Rocco di Montpellier (Francia, ca. 1350-1378) distribuì la sua ricchezza familiare tra i poveri e iniziò un pellegrinaggio a Roma ai tempi in cui si stava diffondendo la peste. Vicino alla Capitale aiutò malati e ne guarì alcuni. Secondo quanto viene tramandato, nelle città in cui passava la peste spariva. Lui stesso si ammalò, un nobile si prese cura di lui e guarì. Viene indicato fra i santi da invocare in pandemia da 268 persone.

San Sebastiano (ca. 256-288), invece, è associato alla peste solo simbolicamente e per Covid-19 fanno il suo nome 95 partecipanti alla survey. E' stato uno dei primi martiri cristiani. Nato nell'attuale provincia francese della Linguadoca (all'epoca nota come Gallia Narbonense), si recò a Roma dove divenne capitano delle Guardie Pretoriane sotto l'imperatore Diocleziano. A causa della sua successiva conversione al cristianesimo, fu perseguitato e condannato a morte. Secondo la tradizione cattolica, crivellato di frecce sopravvisse miracolosamente. E' il santo patrono degli arcieri e atleti, ed era anche venerato come protettore dalla piaga bubbonica. E' fra i soggetti preferiti di pittori famosi come Pietro Perugino, Sandro Botticelli, Gian Lorenzo Bernini e Andrea Mantegna, cosa che ha contribuito alla diffusione del suo culto.

I 3 santi più invocati, riflettono gli esperti, suggeriscono dunque che la scelta possa essere stata influenzata principalmente dalla consapevolezza circa la difficoltà dell'attuale situazione pandemica, e da una buona conoscenza della tradizione cattolica da parte dei partecipanti al sondaggio. Questo breve studio medico-antropologico, concludono, "conferma che i cattolici continuano ad affidare alla divinità i loro dolori, le loro ansie e le loro speranze, specialmente in tempi di stress globale, e soprattutto" se quella che si fronteggia è "una difficoltà che si è presentata all'improvviso e ha cambiato lo stile di vita delle persone".

Ma c'è anche un santo protettore delle vaccinazioni, che sorregga chi 'vacilla' nella fiducia verso l'iniezione-scudo? "Non mi sovviene, al momento, alcun Santo" a cui votarsi per questo, per evitare di cadere nella tentazione no-vax, risponde Perciaccante all'Adnkronos Salute. "Tuttavia, come si suol dire, 'aiutati che Dio ti aiuta'", aggiunge.

Per l'esperto, "intanto, bisogna rivolgersi al buon senso ed al dovere morale e sociale che ognuno di noi deve avere verso se stesso e verso il resto della società". Il messaggio del ricercatore, che ha analizzato l'istinto delle persone credenti di cercare rifugio e conforto in sacre figure, è chiaro: "Bisogna avere più fiducia nella scienza e considerare che i vaccini sono l'unica arma che abbiamo per mitigare e interrompere la circolazione del virus", evidenzia concretamente.

Lo studio, ragiona, "conferma che sin dall'antichità l'uomo ha avvertito la necessità di rivolgersi al divino di fronte a situazioni difficili. Questo è accaduto anche durante l'attuale pandemia. All'improvviso il nostro modo di vivere è stato completamente stravolto dall'arrivo di un 'nemico invisibile'. Già il solo fatto di non poterlo vedere e di non conoscerlo creava ansia nella gente. Inoltre, la comunità scientifica, ovviamente", in origine "'navigava a vista' e piano piano iniziava a prendere le contromisure. Un altro importante dettaglio da considerare è che la survey è stata condotta nell'agosto 2020, quando non vi era ancora alcuna disponibilità di vaccini".

La pandemia di Sars-CoV-2, prosegue Perciaccante, "ha mostrato di avere un notevole impatto antropologico e sociologico. Secondo la tradizione cattolica, ci sono molti santi a cui rivolgersi in diverse situazioni difficili. Ovviamente non vi è un santo specifico per la pandemia attuale. Quindi, ci siamo chiesti: a quale indirizzare le preghiere?".

E il podio, osserva il ricercatore, "offre molti spunti di interpretazione e di riflessione. La più invocata è risultata essere Rita, la Santa delle cause impossibili, segno della notevole preoccupazione che la pandemia sta generando nella gente, anche alla luce del suo protrarsi nel tempo. Le restanti due piazze del podio sono occupate dai santi che la tradizione cattolica, sin dal Medioevo, considera essere i protettori dalla peste, che spesso è stata assimilata alla pandemia attuale.

Insomma, la scienza ha dato il suo contributo anche su questo, per non lasciare la pandemia orfana di cure. E di santi a cui votarsi.

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