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'Rolling Stones' romantici più che trasgressivi, lo dice l'analisi semantica dei testi

16 aprile 2014 | 12.09
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'Rolling Stones' romantici più che trasgressivi, lo dice l'analisi semantica dei testi

Roma, 16 apr. (Ign) - Concreti, dinamici, possessivi e romantici più che trasgressivi. Sono i 'Rolling Stones' secondo l'analisi semantica di Expert System, che attraverso la sua tecnologia ha 'studiato' i testi delle canzoni del gruppo rock che quest'anno ha festeggiato i 50 anni di attività.

La società ha analizzato ben 344 brani, dagli esordi all'ultimo album, per tracciare come è cambiato nel corso degli anni l’uso delle parole, identificando i termini più usati e le emozioni più presenti. In cima alla lista delle parole più ricorrenti ci sono i verbi che solitamente trasmettono un senso di concretezza ma anche di dinamismo e cambiamento: 'be' è presente ben 3887 volte, seguita da 'do' (1066), 'get' (788), 'have' (678), 'can' (631), 'go' (629), 'say' (370), 'know' (333) e want (318).

Dall'analisi emerge la maggiore presenza di aggettivi possessivi: 'my' è usato 1030 volte, 'your' 804 e 'her' 310. Poi ci sono gli aggettivi qualificativi come 'right' (usato 151 volte), 'hard' (102), 'pretty' (97). Da un punto di vista meramente linguistico, fa notare Expert System, sembra che il romanticismo prevalga sulla trasgressione: i nomi più usati sono 'baby' (707 volte) e 'love' (422), seguiti da 'time' (187), 'night' (156), 'heart' (144) e 'man' (140).

LE DONNE E GLI 'STONES'- E qual è il ruolo della donna nelle canzoni di Jagger e compagni? Secondo i risultati, la figura femminile è legata all'amore e al desiderio, con frasi ben precise: “I just want to make love to you, baby…”, “I wanna see my girl…”, “I wanna be your lover, baby…” e così via. Ma non solo: alle donne viene associata la nostalgia e, a sorpresa, sono poche le volte in cui vengono associate parole forti, segno di scarsa considerazione.

L’analisi ha fatto poi emergere un uso importante di pronomi personali: 'I' e 'you' si contendono la scena (rispettivamente 3505 volte contro 3171 volte), seguiti da 'she' (526), 'we' (375) e 'they' (180).

Colpisce, spiegano da Expert System, l’uso frequente di avverbi e interiezioni. Al primo posto compare 'yeah' (644), seguito da 'just' (492), 'so' (432), 'oh' (412), 'no' (371), 'now' (285), 'down' (280), 'never' (228), 'too' (193), 'up' (181). E nonostante i 'no' prevalgano sui 'sì', così come la parola 'mai' vince su 'sempre', sono i termini positivi a dominare: il termine 'heartbreak' è presente in appena otto canzoni, 'cry' in 49 e 'sad' e 'hurt' in 17.

ANALISI PIU' APPROFONDITA - Oltre all’analisi linguistica, la tecnologia semantica di Expert System è stata in grado di catturare le emozioni trasmesse dai testi, 'comprendendo' il senso delle parole e il contesto in cui sono inserite. Amore e desiderio, ad esempio, sono sempre presenti. Negli anni Settanta appaiono occasionalmente tristezza e speranza, gioia e paura, anzi e violenza.

Negli anni Novanta sembra emergere un senso di negatività ma si parla anche di affetto e spiritualità. Nell’ultimo periodo, appaiono più chiari sentimenti di fiducia e confusione (2000-2009), sofferenza e dissolutezza (solo 8 canzoni, uscite nel 2010).

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