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Olimpiadi: Roma 2024, 11 città per il calcio, finale nella Capitale

23 dicembre 2015 | 15.12
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Il logo di Roma 2024
Il logo di Roma 2024

Sono 11 gli stadi che ospiteranno i tornei di calcio maschile e femminile nel caso di assegnazione a Roma dei Giochi olimpici del 2024. Gli impianti selezionati e inseriti nel dossier Roma 2024 sono: Renzo Barbera di Palermo, Artemio Franchi di Firenze, Bentegodi di Verona, Friuli di Udine, Dall’Ara di Bologna, Luigi Ferraris di Genova, San Nicola di Bari, Juventus Stadium di Torino, San Paolo di Napoli, Giuseppe Meazza di Milano e l'Olimpico di Roma.

Ad annunciarlo sono stati il presidente del comitato promotore di Roma 2024, Luca Cordero di Montezemolo, e il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, durante una conferenza stampa tenutasi a Roma. "La scelta delle città dimostra che questa è una candidatura di tutto il Paese –spiega Malagò-. E’ facile pensare di accorpare Torino con Genova, Udine con Verona, Bologna con Firenze, Bari con Palermo. Sono rimaste fuori Milano e Napoli che avranno garantita almeno una gara dei quarti e una semifinale".

"In questo momento gli stadi in Italia che hanno i requisiti sono 4, l’Olimpico dove faremo l’ultimo intervento per quanto riguarda la parte tecnologica per ospitare un girone degli Europei 2020 già assegnati. Lo Juventus Stadium che di recente ha ospitate una finale di Europa League, San Siro che ospiterà a maggio la finale di Champions e il Friuli", aggiunge Malagò. Da chiarire la sede dove si disputerebbero le finali per l’oro del torneo maschile e di quello femminile. "Lo stadio della Roma è tra i punti interrogativi", aggiunge il numero uno dello sport italiano auspicando che entro il febbraio del 2017, data dell’obbligatorietà del progetto, si possa fare chiarezza su questo punto.

Montezemolo, 'molti impianti già all'altezza, altri si adegueranno'

"Noi siamo spettatori interessati, io faccio il tifo affinché la Roma abbia il suo stadio, così come un giorno anche la Lazio, lo dico da uomo di sport andando anche contro gli interessi del Coni che ha due clienti importanti con lo stadio Olimpico", evidenzia Malagò.

"Vediamo nei prossimi mesi l'andamento del progetto -spiega ancora il numero uno del Coni-, perché il nuovo stadio della Roma potrebbe essere usato non solo per il calcio ma anche come stadio per gli sport di squadra, per il baseball o altre competizioni come l'hockey prato, ora previsto al Tre Fontane, o il rugby a 7 al Flaminio".

A fare gli onori di casa Montezemolo, che sottolinea come con gli 11 impianti prescelti "venga coperto l’intero territorio nazionale, molti stadi sono già all’altezza delle Olimpiadi mentre molti altri si adegueranno. Gli stadi che rappresentano la storia del calcio ci sono tutti".

n.1 Comitato, 'verranno sfruttate al massimo le aree storiche'

"Verranno utilizzate al massimo le aree storiche e uniche al mondo, credo tutti ricordino Abebe Bikila correre scalzo sotto l’Arco di Constantino. Utilizzeremo il ciclismo, la maratona, il tiro con l’arco, il beach volley. Vogliamo abbinare gli sport di squadra con siti unici al mondo", conclude Montezemolo.

Parlando dell’iter di preparazione del dossier, la coordinatrice di Roma 2024 Diana Bianchedi sottolinea "il momento di attività molto intenso e unità di intenti fortissimo nel lavoro con tutte le istituzioni" mentre Luca Pancalli, vicepresidente del Comitato Roma 2024 punta la sua attenzione sul "lavoro invisibile" del Comitato perché "una grande candidatura parte dall’intercettare una massa critica sul territorio trasformandola in qualcosa di positivo".

Per questo il presidente del Comitato paralimpico sta lavorando con i presidenti di municipio della Capitale "per spiegare ai cittadini con trasparenza cosa si sta facendo, per convincere la gente dell’opportunità che arriva dall’ospitare i Giochi chiarendo che non ci saranno cattedrali nel deserto e che tutto verrà fatto nell’interesse della città".

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