Legato, per punizione, dal padre con le catene e privato di cibo e acqua per due giorni. E' accaduto un ragazzo, minore, a Ladispoli, vicino a Roma. I carabinieri della compagnia di Civitavecchia hanno così arrestato un pregiudicato romeno 38enne per i reati di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia.
Nella serata di domenica è giunta al 112 una richiesta di intervento da parte di un signora di Ladispoli la quale segnalava che un minore, suo vicino di casa, si era presentato presso la sua abitazione in stato di prostrazione psicofisica e con le caviglie legate con catene. Lo stesso ragazzo aveva riferito di essere stato segregato dal padre da circa due giorni e di essere riuscito a fuggire limando altre catene che lo legavano al letto.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri ai quali il minore ha confidato di aver avuto un litigio con il padre, a seguito del quale si era poi allontanato da casa. Una volta tornato era stato segregato, legato per punizione dal genitore con catene e privato di cibo e acqua per due giorni. Riuscito a scappare approfittando dell’assenza del padre, ha chiesto aiuto alla vicina di casa. I carabinieri lo hanno rintracciato e, al termine degli accertamenti, lo hanno arrestato per sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia e accompagnato presso la Casa Circondariale di Civitavecchia.
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