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Roma, Muraro indagata: "Mi dimetto"

13 dicembre 2016 | 07.42
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Paola Muraro e Virginia Raggi (FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)
Paola Muraro e Virginia Raggi (FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)

Non c'è pace per la giunta Raggi. L'amministrazione M5S, dopo le dimissioni dell'ex assessore al Bilancio Marcello Minenna e del capo di gabinetto Carla Raineri, perde un altro pezzo. A lasciare la giunta è l'assessora alla Sostenibilità Ambientale Paola Muraro: le dimissioni sono state comunicate in una nota diffusa dal Campidoglio nella notte dopo un avviso di garanzia ricevuto dalla titolare dell'Ambiente, finita sin da subito nell'occhio del ciclone per le sue consulenze passate in Ama e per le notizie relative all'iscrizione nel registro degli indagati nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Roma sui rifiuti.

Quando il 21 dicembre prossimo dovrà presentarsi in Procura a Roma per essere interrogata, Muraro dovrà giustificare cinque contestazioni indicate nell'invito a comparire notificato nei giorni scorsi. In particolare, l'ex assessore all'Ambiente deve difendersi, con riferimento al periodo in cui era consulente Ama, della violazione dell'articolo 256 della legge 2006 in materia di reati ambientali.

Violazione che sarebbe stata commessa, a seconda della posizione processuale, anche da quattro responsabili degli impianti per il trattamento dei rifiuti di Rocca Cencia e via Salaria, ora indagati. I procuratori aggiunti Michele Prestipino e Paolo Ielo insieme con il pm Alberto Galanti contestano alla Muraro d'aver dato vita a una gestione dei rifiuti in violazione delle prescrizioni di legge in relazione agli impianti di Rocca Cencia e via Salaria e allo smaltimento dei rifiuti. Tra le altre contestazioni c'è anche quella di "una gestione non autorizzata di rifiuti speciali". Altre contestazioni riguardano poi la violazione delle prescrizioni riguardanti lo stoccaggio dei rifiuti prodotti dal processo di trattamento meccanico e biologico dei rifiuti urbani indifferenziati.

"Oggi, tramite il mio legale, la Procura di Roma mi ha notificato un avviso di garanzia in riferimento all'articolo 256 del Testo unico sull'ambiente - ha dichiarato Muraro - Contestualmente sono stata informata che verrò ascoltata dalla Procura il prossimo 21 dicembre. Sono tranquilla e convinta di riuscire a dimostrare la mia totale estraneità ai fatti. Tuttavia, per senso di responsabilità istituzionale e per rispetto verso questa amministrazione, ho deciso di dimettermi in attesa di chiarire la mia posizione", ha spiegato.

Sarà a questo punto la sindaca ad assumere le deleghe all'Ambiente. Ad annunciarlo è stata la stessa Raggi: "In nome della trasparenza comunichiamo tempestivamente la notifica ricevuta da Paola Muraro, rispettando pienamente quanto abbiamo sempre assicurato ai cittadini. Attendiamo con fiducia che l'assessora chiarisca nel dettaglio la sua posizione e, nel frattempo, sarò io ad assumere le sue deleghe”.

"Ho appena finito una riunione di maggioranza. Ho comunicato ai miei consiglieri di aver accettato le dimissioni dell’assessore Paola Muraro - scrive poi Raggi su Facebook - la stessa mi ha comunicato infatti di aver ricevuto da poco un avviso di garanzia per presunte violazioni del testo unico ambientale".

Nel post, pubblicato all'1:30 di notte, viene allegato anche un video dove è la stessa Raggi, che appare nel nuovo look con i capelli corti, a parlare con alle spalle i consiglieri seduti attorno a un tavolo in Campidoglio. "Non sono entrata nel merito dell’avviso, ho accettato le sue dimissioni e ho assunto le deleghe alla sostenibilità ambientale - dice la sindaca - Ritengo importante infatti dare continuità all’azione amministrativa sia nel risanamento di Ama che nel rilancio di tutto il settore ambientale".

Pronto il piano B - A quanto si apprende il Campidoglio avrebbe già pronto un piano 'B'. Piano che non esclude, qualora la situazione si concludesse positivamente per l'ormai ex assessora, un suo ritorno a Palazzo Senatorio. Così come resta in campo l'ipotesi di una sua sostituzione tra una rosa di nomi su cui il Campidoglio sarebbe già al lavoro.

De Vito - L'assessora dimissionaria all'Ambiente non è ancora stata revocata né sostituita. A chiarirlo in Aula Giulio Cesare è stato il presidente dell'Assemblea Capitolina, Marcello De Vito, replicando alla capogruppo del Pd Michela Di Biase. "Abbiamo appreso a mezzo Facebook e non a mezzo del Comune di Roma delle dimissioni notturne dell'assesore Muraro - ha detto Di Biase - il regolamento prevede che in casi del genere il sindaco venga a riferire nel corso della prima seduta successiva all'atto di revoca. Qualora non fosse avvenuta la revoca formale della Muraro e il sindaco avesse taciuto questo all'opinione pubblica la cosa, sarebbe ancora più grave".

"E' surreale parlare di bilancio e non dell'assessore e non sapere le motivazioni reali delle sue dimissioni", ha aggiunto il consigliere di Fdi Andrea De Priamo. De Vito ha però respinto al mittente le richieste delle opposizioni, ritenendo inammissibili i richiami al regolamento dal momento che "la revoca" della Muraro "non c'è stata" e ha avviato la sessione di bilancio. Ad aprire i lavori è stata la relazioni dell'assessore al Bilancio Andrea Mazzillo sul bilancio previsionale 2017-19.

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