Boom di adesioni dei cittadini del quartiere contrari al progetto
Si è conclusa, nonostante le difficoltà relazionali dovute alla 'zona rossa' per Covid, la raccolta di firme dei cittadini contrari al progetto di 'rifacimento' della piazza Sempione, cuore della Città Giardino, capolavoro urbanistico della metà anni Venti del architetto Giovannoni. Le adesioni alla protesta, tutte certificate, sono 2800, e dirette contro il presidente della Terza Circoscrizione, maggior sostenitore degli interventi che prevedono non soltanto lo spostamento di un monumento alla Madonna, per favorire il flusso automobilistico, ma anche la collocazione di piante tropicali jacaranda ai lati della piazza, per molti considerate un 'affronto' allo stile architettonico della Città Giardino, che prevedeva alberature alte e maestose, come i cedri del Libano.
Quanto alla dislocazione del monumento alla Madonna, esso viene considerato fermamente, dalla protesta, anzitutto sotto il profilo devozionale. Ma rappresenta anche un’alterazione della memoria storica, costituendo una testimonianza del sentimento popolare di gratitudine, un “ex voto”. Fu infatti immaginato nel 1946 ed eretto nel 1947, poco dopo la conclusione della seconda guerra mondiale, quando era ancora vivo il ricordo dei bombardamenti sulla Capitale.