Momenti di tensione in commissione Mobilità del Campidoglio, dove oggi alcuni residenti hanno contestato animatamente il progetto dell'amministrazione a guida M5S che prevede la realizzazione di un'Isola Ambientale nel rione Monti, il quartiere più antico della città che diede i natali a Giulio Cesare, area dall'assoluto pregio storico dove si sviluppava l'antica 'Suburra' e dove ancora oggi si trovano testimonianze dell'epoca romana e barocca, in una successione di stili che copre 2500 anni di storia.
La realizzazione dell'Isola Ambientale, secondo il progetto dell'amministrazione capitolina, comporterebbe la pedonalizzazione di via Urbana, piazza della Suburra, via Leonina e via Madonna dei Monti, con annesso intervento di allargamento e riqualificazione dei marciapiedi in via dei Serpenti, da via Panisperna a via Cavour.
Gli animi si sono accesi sin da subito, quando diversi residenti del rione, venuti ad assistere numerosi alla commissione, hanno interrotto più volte il presidente Enrico Stefano, lamentando la mancata condivisione del progetto.
"Vediamo le carte del progetto solo oggi", ha detto più di qualcuno, compresi alcuni consiglieri del Municipio I che hanno lamentato di essere stati convocati last minute.
"Essere qui con voi oggi a discuterne è già il processo di partecipazione - ha precisato Stefano - Comunque possiamo convocare la prossima commissione in municipio e parlarne in quella sede se preferite, come abbiamo già fatto per le preferenziali di viale Marconi, confrontandoci con tutti. Per quanto riguarda me e i commissari non ci sottraiamo alle assemblee né tantomeno alla partecipazione".
Il progetto, nonostante le proteste, "va avanti e verrà implementato", ha assicurato a margine della commissione Paolo Bellino, delegato della giunta Raggi alla ciclabilità e alla mobilità sostenibile
"Vogliamo sapere perché per questa amministrazione è così importante questo progetto, abbiamo già detto 'no' in passato alla pedonalizzazione di via Urbana e ora riproponete un progetto che è legato solo alle esigenze di alcuni commercianti - ha tuonato Nathalie Naim, consigliera del I Municipio - Noi chiediamo un progetto che riparta da zero, la pedonalizzazione la vorremmo decidere noi".
Tra le criticità sollevate da alcuni abitanti del rione, i due nuovi varchi della ztl (a largo Magnanapoli e su via Panisperna) dove potranno accedere "solo i residenti e alcune categorie da decidere", l'impatto sul traffico dell'ipotizzata doppia corsia di marcia su via Panisperna (nel tratto tra via Milano e via Urbana) e dell'inversione di marcia tra via del Boschetto e via dei Serpenti.
Ma a far infuriare molti dei residenti è soprattutto la 'perdita' di circa 100 posti auto, che però, come spiegato in commissione, verrebbero 'recuperati' per i soli abitanti tra via Milano e via Cavour. "Ma le macchine e i motorini dove li parcheggiamo? A via Cavour ce ne sono già troppe di auto", ha urlato qualcuno.
A poco o nulla sono valsi i tentativi di 'mediazione' da parte del dirigente dell'Agenzia Mobilità Alessandro Fuschiotto, che, a sua volta interrotto più volte da alcuni residenti mentre illustrava le slide della fase iniziale del progetto, ha provato ad 'ammorbidire' i presenti: "Non si tratta di un progetto definitivo né di un progetto chiuso, sono possibili modifiche e integrazioni".
Quanto ai tempi previsti, "i tempi di realizzazione, non essendo previste grandi opere, possono essere stimati in sei mesi", per "un costo complessivo, al netto di eventuali integrazioni, di circa 600mila euro".
A sollevare dubbi sul progetto sono stati anche alcuni consiglieri di opposizione, dal Pd, a Fdi alla Lista Marchini. "E' vero che chi vince le elezioni e va al governo della città decide e si prende le responsabilità delle sue decisioni - ha osservato Fabrizio Ghera di Fdi - ma penso potrebbe essere valutata anche l'idea di ricorrere a un referendum consultando i cittadini".
La consigliera del Pd Ilaria Piccolo ha messo in guardia dal "rischio souvenirificio" nel caso in cui si realizzasse la pedonalizzazione, mentre il capogruppo della Lista Marchini Alessandro Onorato ha aggiunto: "Mi auguro che questo sia il primo passaggio di un percorso che possa essere condiviso e vi invito a costituire un tavolo in modo che ci possa essere un confronto costante, perché senza una visione globale si rischia che i residenti abbandonino il quartiere".
"Non è nostra intenzione trasformare il centro della città in un luna park - ha detto Stefano - Anzi è fondamentale che rimangano tanto i residenti quanto le attività commerciali e storiche, che sono una risorsa fondamentale. Metteremo in campo tutte le azioni possibili affinché ognuno di voi abbia voce".
Una cosa è creta: il progetto non si ferma. "A nome dell'assessorato posso dire che il processo va avanti e il progetto verrà implementato. Il mondo moderno va in questa direzione ed è nostra intenzione proseguire su questa strada", ha tagliato corto Bellino.