Il gip del tribunale di Roma ha disposto la custodia cautelare in carcere di Roberto Macori, fermato l'8 luglio scorso dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Roma, in esecuzione di provvedimento emesso dalla locale procura della Repubblica.
Macori, insieme con Aniello Barbetta e Giovanni Plastino, è ritenuto il responsabile del tentato sequestro, verificatosi il 29 agosto 2012, di Silvio Fanella, il broker ucciso all'interno della propria abitazione romana di via della Camilluccia il 3 luglio scorso. Secondo gli investigatori, Macori sarebbe il presunto promotore del progetto delittuoso e della gestione dei relativi aspetti organizzativi.
Il movente del delitto risulta riconducibile al fatto che Fanella aveva la disponibilità di ingenti somme di denaro, in parte reclamate da Macori e custodite dalla vittima in qualità di cassiere del gruppo Mokbel. Nel corso della perquisizione eseguita a casa di Macori in occasione del fermo, i carabinieri del Ros hanno rinvenuto, all'interno di una cassaforte, pietre preziose e alcuni orologi di pregio.