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Roma, sit-in ambulanti contro Testo Unico Commercio: "Ci danneggia"

02 ottobre 2019 | 15.05
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Macrì, presidente Aiarc: "Si deve ritornare al rinnovo automatico delle licenze, che non può essere arbitrio dei comuni"

Roma, sit-in ambulanti contro Testo Unico Commercio:

"Il Testo Unico del Commercio dibattuto oggi in Consiglio ci danneggia. Non prevede forme di tutela per quello che riguarda la nostra professione, ma lascia mano libera ai comuni. Siamo qui per protestare perché anche la Regione si sta allineando alla Raggi". A dirlo all’Adnkronos è Filippo Macrì, presidente Aiarc (Associazione italiana ambulanti rotativi commercianti) che questa mattina manifesta davanti al Consiglio regionale del Lazio contro il Testo Unico del Commercio, all’Ordine del giorno per l’approvazione in Aula consiliare.

"Si deve ritornare al rinnovo automatico delle licenze, che non può essere arbitrio dei comuni - afferma Macrì - Va modificato l’articolo 53: i comuni devono delocalizzare alcune postazioni sulla base di un piano del commercio che riguarda tutta Roma. Non si può agire municipio per municipio, mettendo gli operatori in condizioni di disagio ed impedendogli di lavorare".

"C’è poi la questione delle rappresentanze sindacali - prosegue - L’articolo 15 garantisce ascolto alle organizzazioni più rappresentative a livello nazionale e fa fuori le associazioni territoriali che oggi rappresentano la stragrande maggioranza degli operatori".

Infine la contrastata questione ‘decoro’: "La loro è propaganda politica - esclama il presidente di Aiarc - E una favola. Questi signori non hanno mai e poi mai accettato di sedersi ad un tavolo e dirci cosa serve per il ‘decoro’, che cosa vogliono. Però si nascondono dietro il ‘decoro’, la parola magica, a cui noi teniamo più di loro. Piuttosto - chiede Macrì - rendano conto di tutte le multe fatte, che anziché essere investite, come avrebbero dovuto, sono sparite. Perché non hanno mai investito nulla in favore del decoro".

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