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Roma, taglio alle partecipate: da 31 a 11

20 settembre 2017 | 14.11
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(Fotogramma)
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Con il piano di riorganizzazione delle partecipate presentato dal Campidoglio "si passerà da una costellazione di società di primo e secondo livello da 31 a 11". Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi presentando il piano delle partecipate. "Sin dalla campagna elettorale avevamo detto che per noi era importante riorganizzare questa galassia di società che per anni sono state una sorta di bancomat della politica e hanno drenato moltissime risorse che pesano sul bilancio del comune per 1,6 mld e che erogano servizi non all'altezza di capitale europea. Siamo tutti molto soddisfatti".

"Terminato il lavoro sulle aziende dovremo coinvolgere tutte le fondazioni che non sono ancora state toccate - ha poi aggiunto Raggi -. Il nostro scopo è riorganizzare un panorama di società disorganizzato inefficiente e non funzionale per arrivare ad avere un quadro chiaro e semplice delle società che erogano servizi del comune di Roma. Si tratta di società che nascono per creare servizi e non privilegi. Noi taglieremo poltrone e rami secchi per arrivare a erogare un servizio funzionale: il pubblico, se ben condotto, può funzionare bene. Smettiamola con la logica che solo il privato funziona bene".

La proposta di delibera sul riordino e la razionalizzazione delle aziende del Campidoglio, licenziata dalla Giunta, dovrà ora essere sottoposta all'approvazione dell'Assemblea Capitolina. "Sono orgoglioso di aver lavorato a questo progetto - ha spiegato l'assessore alle Partecipate Massimo Colomban - e soprattutto di aver offerto il mio contributo per il futuro della nostra Capitale, che ha delle potenzialità notevoli che vanno valorizzate con il contributo di tutti: istituzioni, imprese, lavoratori, cittadini. La mia esperienza in Campidoglio certamente potrà portare, all'interno delle società partecipate dal Comune, un nuovo spirito aziendale. Nonché favorire sinergie tra le stesse che portino efficienza, produttività e migliori servizi a vantaggio della città".

Poi, rispondendo alla stampa, Colomban ha detto che si dimetterà dopo l'approvazione del piano. "Le mie dimissioni? Dopo l'approvazione del Piano in Assemblea capitolina" ha commentato, aggiungendo che "la delibera dovrà passare all'attenzione dell'Assemblea e sarò presente".

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