Sette punti da difendere nell’ultimo duello. Il Gp di Valencia, 18° e ultimo appuntamento del Motomondiale, è il round decisivo nella sfida iridata – e avvelenata- tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Il braccio di ferro tra i due compagni-nemici della Yamaha si risolverà sull’asfalto del circuito Ricardo Tormo: arriverà il verdetto ma, c’è da giurarci, non finiranno le polemiche alimentate dall’ultimo rovente mese di sospetti, sorpassi azzardati e presunti calci in pista (Vai allo speciale).
Rossi, convinto di essere finito al centro di un complotto spagnolo, pagherà a caro prezzo le sportellate con Marc Marquez nel Gp di Malesia. Il Dottore scatterà ultimo sulla griglia di Valencia e sarà costretto ad una rimonta epica, o quasi, per conquistare il decimo titolo di una carriera già leggendaria. Il fuoriclasse di Tavullia, quest’anno sul gradino più alto del podio in 4 occasioni, arriva a Valencia con 312 punti e 7 lunghezze di vantaggio su Lorenzo, che pare lanciato verso il sorpasso decisivo.
L’iberico, trionfatore già in 6 gare, sarebbe incoronato in caso di bottino identico dopo l’ultima bandiera a scacchi. Rossi, quindi, deve chiudere il 2015 con un punto in più del rivale. E’ difficile ipotizzare che Lorenzo faccia cilecca nel momento clou: senza il rivale diretto nei paraggi, il maiorchino ha ottime chance di fare centro e conquistare 25 preziosissimi punti. Rossi, per completare l’opera, deve quindi assicurarsi il secondo posto e rendere vano ogni exploit del rivale.
La doppietta Yamaha, che farebbe sorridere solo l’italiano, risparmierebbe complicati calcoli agli appassionati che si incolleranno davanti alle tv per 30 giri di fuoco. Se Lorenzo dovesse invece arrivare secondo, a Rossi basterebbe il terzo gradino del podio. A scalare, con lo spagnolo terzo (con 16 punti in dote), il fenomeno di Tavullia potrebbe accontentarsi della sesta piazza. Con Lorenzo giù dal podio, Rossi dovrebbe ‘solo’ arrivare nono. E avanti così fino alle ipotesi più improbabili, che consentirebbero al Dottore di esultare anche con un 14° posto. Perché questo accada, però, il suo rivale dovrebbe suicidarsi con una disastrosa ottava posizione. Improbabile, se non impossibile.
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