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Rousseau scende in campo, chat M5S: "Ora liberi tutti"

04 marzo 2021 | 13.36
LETTURA: 6 minuti

L'annuncio dell'Associazione, arriva il 'Manifesto ControVento': "Non è più tempo di accontentarsi". Vacca e Sibilia parlano di "frattura sempre più insanabile" e "partito che lavora contro il Movimento"

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa

Rousseau lancia il suo 'Manifesto ControVento' su Facebook e Blog delle Stelle - nel quale sembra evidente la volontà di scendere in campo -, e le chat dei parlamentari M5S esplodono: "Ora liberi tutti: ci disiscriviamo", uno dei messaggi visionato da Adnkronos dopo l'annuncio. E se Vacca e Sibilia parlano di "frattura sempre più insanabile" e di "partito che lavora contro il Movimento", una fonte di peso attacca: "Non siamo più legati, Casaleggio è andato alla guerra aperta".

"Mercoledì 10 marzo alle ore 19 presenteremo come Associazione Rousseau il: Manifesto ControVento. Principi e valori per ritornare a volare alto. Non è più tempo di accontentarsi. Non è più tempo di limitare l’immaginazione. Non è più tempo di avere sogni moderati. E’ tempo di confronto, di idee ribelli, di sogni che non siano bollati di utopia da chi non ha capacità, voglia o coraggio di realizzarli". Questo l'annuncio dell'associazione Rousseau su Facebook. "Per questo - si legge ancora nel post - è arrivato il momento di riattivare i motori e cominciare la nostra corsa controvento. Ogni fase servirà per irrobustire le ali, per potenziare la corsa, per chiarire l’orizzonte. Ogni momento sarà aperto alle vostre critiche, ai vostri suggerimenti e ai vostri miglioramenti".

Il manifesto

"Non è più tempo di accontentarsi. Non è più tempo di limitare l’immaginazione. Non è più tempo di tenere i sogni a terra. Non è più tempo di avere sogni moderati. E’ tempo di confronto, di idee ribelli, di sogni che non siano bollati di utopia da chi non ha capacità, voglia o coraggio di realizzarli". Così sul blog delle Stelle, il post firmato dall'Associazione Rousseau.

"Un movimento di persone che vuole volare alto deve affrontare le sue contraddizioni, i suoi diversi punti di vista e le sue innovazioni in modo aperto affinché ogni idea abbia la solidità del dibattito, ogni azione abbia la forza delle persone che vogliono che accada e ogni cambiamento sia difeso dai cittadini convinti della sua bontà a prescindere da chi siederà nei posti di comando in futuro. Per tornare a volare alto dobbiamo anteporre le idee alle persone, le riforme alle poltrone, l’esempio personale al cambiamento che vogliamo vedere negli altri".

"Per tornare a volare alto non dobbiamo accomodarci sulle seggioline della tifoseria della politica, sventolando le bandiere di destra contro sinistra, opposizionisti contro governisti, nordisti contro sudisti. Per tornare a volare alto dobbiamo sfidare il vento del “si è sempre fatto così”, dobbiamo avere il coraggio di confrontarci con tutte le idee e dobbiamo decidere se essere dei segnavento degli umori del momento o se correre controvento e ritornare a volare". A chiusura del post, l'associazione Rousseau precisa che il Manifesto, che verrà reso noto il 10 marzo, "vuole essere un codice etico di riferimento per la nostra azione, ma anche un perimetro solido e ben definito di termini e condizioni di utilizzo dell’ecosistema Rousseau al fine di poter esercitare pienamente quel ruolo di garanzia che consenta, da una parte, metodi e processi di partecipazione ancora più trasparenti e condivisi e, dall’altra, una sempre più attenta e intransigente tutela dei diritti di cittadinanza attiva e digitale dei cittadini".

Vacca, Sibilia, Lombardi e le reazioni M5S

"Il post di poco fa sembra un attacco al Movimento. A questo punto credo che non ci siano più margini di ricomposizione della frattura, sempre più insanabile". Così il deputato M5S Gianluca Vacca, ex sottosegretario alla Cultura nel primo governo Conte, commentando all'Adnkronos l'annuncio dell'associazione Rousseau.

"L'addio alla fine ce lo ha dato Casaleggio, la nascita del 'manifesto controVento' parla chiaro e va in quella direzione. Comunque questa novità, che giunge del tutto inattesa, conferma le mie dichiarazioni di oggi in un'intervista a Repubblica, ovvero che Rousseau è un partito politico nel M5S che lavora contro il Movimento e con i soldi dei suoi parlamentari", dice all'Adnkronos il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia.

"Buon vento...", risponde all'Adnkronos Roberta Lombardi, componente del Comitato di garanzia M5S, commentando lo strappo dell'Associazione Rousseau. "Per quanto mi riguarda - attacca la capogruppo 5 Stelle in Regione Lazio - è più di un anno che è arrivato il momento di dire basta ad un malsano e volutamente opaco intreccio di competenze e ruoli tra M5S e Associazione Rousseau. Forse la legittima richiesta di trasparenza e ridefinizione dei ruoli da parte del M5S ha causato le continue provocazioni di questi mesi, a partire dalla convocazione degli Stati Generali, per arrivare allo strappo scomposto di oggi".

"Se Rousseau vuole il suo ecosistema è ovviamente libero di farselo aprendo la campagna iscrizioni alla sua Associazione e dando vita al suo progetto, qualunque esso sia, senza più attingere a sua totale discrezione a risorse e iscritti del Movimento 5 Stelle", chiosa Lombardi.

"Mi pare chiaro che l’associazione #Rousseau abbia deciso di spiegare le vele e andare per conto suo. Buona fortuna!", commenta in un tweet Sergio Battelli, deputato del M5S e presidente della Commissione Affari europei alla Camera.

"Prendo atto che Rousseau, un servizio a disposizione del Movimento 5 Stelle e finanziato dagli eletti, ha deciso di creare un partito autonomo. Buona fortuna e buon percorso". Così twitta Mirella Liuzzi, deputata M5S.

"Prendo atto che Rousseau è diventato un partito con un proprio manifesto anche se avrebbe dovuto essere uno strumento del M5S finanziato da noi eletti. Credo che il nostro percorso insieme sia ufficialmente finito qui". Così su Twitter la deputata M5S Federica Dieni.

La chat M5S: "Ci disiscriviamo, liberi tutti"

"Ora liberi tutti: ci disiscriviamo". E' uno dei messaggi che rimbalza nelle chat dei parlamentari M5S, visionato dall'Adnkronos, dopo che l'associazione Rousseau ha reso nota l'iniziativa. L'idea, che accomuna gran parte dei parlamentari, sia alla Camera che al Senato, è quella di cancellare l'iscrizione dall'Associazione Rousseau, così da non dover più corrispondere i 300 euro chiesti mensilmente dalla piattaforma presieduta da Davide Casaleggio. "Non siamo più legati, Casaleggio è andato alla guerra aperta", dice una fonte di peso.

Parlamentari a Crimi: "Risolvere nodo Rousseau"

Una mail in cui mettere nero su bianco la volontà di disiscriversi da Rousseau, ma rimanendo nel M5S. "Perché c'è un paradosso che va risolto immediatamente - spiega un eletto grillino - se io mi disiscrivo da una associazione perché, in automatico, sono fuori dal mio gruppo politico di appartenenza?". A quanto apprende l'Adnkronos, decine di parlamentari 5 Stelle sono pronti a investire della questione il capo politico reggente, Vito Crimi: una mail verrà inviata già nelle prossime ore.

"Altrimenti, lasciando Rousseau, rischiamo l'espulsione per direttissima e non esiste". Dopo l'annuncio della nascita del 'Manifesto ControVento' dell'associazione presieduta da Davide Casaleggio, i gruppi parlamentari sono saliti sulle barricate e molti chiedono il divorzio dalla piattaforma che gestisce il server del Movimento. Nelle chat interne, un esponente del sottogoverno invita i colleghi a "muoversi insieme" e non in solitaria per avviare un 'divorzio' che non sarà indolore. Proprio nei giorni scorsi, spiegano fonti di peso all'Adnkronos, Crimi aveva invitato i 'morosi' in rivolta contro Rousseau a saldare quanto dovuto all'associazione fino alla data di dicembre 2020, lasciando in stand-by i pagamenti del 2021 anche per darsi il tempo di vedere e ragionare sull'evoluzione del M5S, visto il nuovo corso affidato all'ex premier Giuseppe Conte. (di Ileana Sciarra)

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