Si terrà domani in Ruanda la commemorazione del XX anniversario dell'inizio del genocidio perpetrato contro i Tutsi nel 1994. In questa circostanza, il Papa, al termine dell'Angelus, esprime la sua "paterna vicinanza al popolo ruandese", incoraggiandolo "a continuare, con determinazione e speranza, il processo di riconciliazione che ha già manifestato i suoi frutti, e l'impegno di ricostruzione umana e spirituale del Paese".
"A tutti dico: Non abbiate paura! Sulla roccia del Vangelo costruite la vostra società, nell'amore e nella concordia, perché solo così si genera una pace duratura! Invoco su tutta la cara Nazione ruandese la materna protezione di Nostra Signora di Kibeho", conclude il Papa.