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Rublo digitale

Rublo digitale: al via i test da gennaio 2022

06 luglio 2021 | 07.17
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La banca centrale russa sta per iniziare il test pilota per una piattaforma digitale in rubli con 12 banche partecipanti.

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La banca centrale russa ha dichiarato che intende completare lo sviluppo del prototipo del rublo digitale a dicembre e iniziare i test a gennaio 2022. Test che si svolgeranno in più fasi nell'arco dei mesi successivi con l'obiettivo di stabilire una tabella di marcia per la realizzazione finale del rublo digitale. Olga Skorobogatova, primo vice governatore della Banca di Russia ha dichiarato: “Il progetto sul rublo digitale mira a creare nuove infrastrutture di pagamento per migliorare la disponibilità di pagamenti e di bonifici e per ridurne i costi per le famiglie e per le imprese. Per la comodità del suo utilizzo, dobbiamo garantire la possibilità di passare senza difficoltà tra il rublo cartaceo e quello digitale. Ecco perché è molto importante per noi collaborare con i partecipanti in tutte le fasi del progetto pilota. Per organizzare questa cooperazione, abbiamo costituito il primo gruppo pilota di banche affinché abbiano il tempo sufficiente per preparare tecnicamente e tecnologicamente i propri sistemi e processi per la fase test”.

Andrey Kostin, direttore della banca commerciale VTB, tra i principali istituti della Federazione Russa, in un’intervista da Bloomberg TV ha spiegato che: “L’introduzione di criptovalute ufficiali potrebbe essere interessante. So che alcuni stati, come la Cina, sono particolarmente avanzati nella sperimentazione. (...) Sono in contatto con la Banca centrale per effettuare i primi test su una CBDB russa. L’anno prossimo avranno inizio queste sperimentazioni sul rublo digitale ufficiale. Ci vorranno un paio d’anni per introdurre effettivamente questa novità, ma penso che questo sia il futuro delle banche”. La spinta ad accelerare deriva anche dalla necessità di smarcarsi dalla relazione con il dollaro Usa e per offrire un'alternativa ufficiale alle criptovalute, così rigidamente considerate in Russia. Il governatore della banca centrale russa, Elvira Nabiullina, ha recentemente ribadito la posizione avversa dell'istituzione durante un'intervista, affermando che le criptovalute sono uno degli investimenti più pericolosi attualmente esistenti sul mercato: “È molto più facile perdere soldi che guadagnarli nei mercati valutari, e gli asset cripto speculativi sono persino più rischiosi”. ha sottolineato che i mercati delle criptovalute sono estremamente volatili, e che in alcuni casi "le perdite possono essere enormi". Ha poi sconsigliato al grande pubblico di condurre questo genere di investimenti: “La banca centrale non fornisce mai consigli sugli investimenti, ma in questo caso particolare la banca sicuramente sconsiglia le criptovalute”. Anche perché le criptovalute come Bitcoin sono “denaro falso” e, quindi, non dovrebbero nemmeno essere utilizzati per i pagamenti in Russia.

Il tutto anche se si sollevano sempre più numerose le voci all'interno del Paese contro questa rigidità sviluppata dalle istituzioni monetarie russe. A criticare apertamente la Bank of Russia per la sua posizione su Bitcoin, dopo il membro della Duma Fedot Tumusov che recentemente ha dichiarato: “le criptovalute sono la realtà. Se non lo accettiamo, perderemo”, ci ha pensato uno degli uomini più ricchi della Russia, il fondatore di Basic Element Oleg Deripaska. Secondo il magnate russo, perfino uno stato meno finanziariamente sviluppato come El Salvador “si è reso conto della necessità delle valute digitali e ha scelto un percorso semplice, riconoscendo Bitcoin come un mezzo di pagamento”.

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