Russia: licenziato direttore opera Novosibirsk dopo critiche ortodossi

Licenziato il direttore del teatro dell'opera di Novoribirk Boris Mezdrich in seguito alla messa in scena di una produzione del Tannhauser di Wagner contestata dalla Chiesa ortodossa. La decisione è stata annunciata dal ministro della cultura Vladimir Medinsky ieri, mentre migliaia di persone manifestavano di fronte al teatro con slogan come "la cristianità ortodossa è il fondamento della grande cultura russa", bandiere russe, i colori dell'Ordine di San Giorgio e l'immagine di Putin. "I teatri statali devono astenersi da rappresentazioni divisive per la società russa", ha commentato il vice capo di gabinetto del Cremlino, Magomedsalam Magomedov intervenendo nel caso che nei mesi scorsi ha visto numerosi esponenti del mondo dello spettacolo e della cultura schierarsi in sostegno della produzione contestata.

Medinsky ha sostituito Mezdrich, già a capo dell'opera della città siberiana fra il 2001 e il 2008 e poi di nuovo dal 2011, con Vladimir Kekhman, direttore del teatro Mikhailovsky di San Pietroburgo. Kekhman, che manterrà entrambi gli incarichi, ha preannunciato la sua intenzione di rinominare il teatro dell'Opera di Novosibirsk con Teatro Bolshoi della Siberia.

Il metropolita di Novosibirsk Tikhon aveva denunciato la messa in scena del Tannhauser firmata dal regista trentenne Timofei Kulyabin che aveva esordito lo scorso dicembre a Novosibirsk come offensiva per i credenti. Contro Kulyabin era quindi stata aperta una inchiesta giudiziaria, per aver dissacrato in pubblico l'immagine di Gesù, ma il giudice aveva in seguito prosciolto il regista dall'accusa con solo valore di illecito (dopo l'esibizione delle Pussy Riot nella Chiesa di Cristo il salvatore di Mosca era stato introdotto in Russia il reato penale di offesa ai credenti).

Kulyabin aveva messo in scena Tannhauser come un regista contemporaneo con il progetto di un film su Gesù che cade vittima delle tentazioni di Venere. "Non voglio e non posso capire il sistema di valori degli attivisti ortodossi. Non hanno nulla a che vedere con il teatro", aveva dichiarato.