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Ryanair, al via trattativa con i piloti

09 gennaio 2018 | 18.59
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(Fotogramma)
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Un contratto unico nazionale per i piloti di tutte le basi italiane di Ryanair. E' questo l'obiettivo della proposta che oggi l'Anpac, l'associazione professionale di piloti e assistenti di volo, ha presentato alla compagnia low cost irlandese nel primo incontro che ha dato il via al confronto che dovrebbe chiudersi con un accordo entro il mese di gennaio. Dopo le forti tensioni dell'autunno scorso tra Ryanair e la categoria dei piloti, l'aviolinea guidata da Michael O'Leary ha deciso di riconoscere i sindacati dei piloti e ha avviato un confronto con le organizzazioni rappresentative della categoria nei diversi Paesi in cui opera. E oggi la delegazione guidata dal capo del personale Eddie Wilson e il capo delle operazioni Peter Bellew ha fatto tappa a Roma per affrontare le questioni legate alla rappresentanza e al contratto di lavoro.

"È stato un incontro molto costruttivo: abbiamo presentato una nostra proposta iniziale di contratto e l'azienda l'ha recepito costruttivamente", ha riferito il segretario esecutivo dell'Anpac Stefano De Carlo, al termine dell'incontro che si è svolto presso un hotel nel centro di Roma. "Hanno ritrovato degli elementi positivi che analizzeranno in dettaglio nei prossimi giorni. L'approccio - ha sottolineato - è stato buono, non conflittuale. Faremo un nuovo incontro entro il mese di gennaio".

Anche per Wilson, quello di oggi "è stato un incontro molto produttivo". "L'Anpac - ha detto - ha fatto molto del lavoro e speriamo di arrivare ad un accordo entro fine mese".

Il percorso che si è delineato nell'incontro di oggi è, dunque, quello di giungere alla definizione di un contratto unico valido per gli oltre 600 piloti di Ryanair su tutto il territorio italiano, superando l'attuale regime che vede contratti diversi da base a base. Un contratto che sia compatibile e sostenibile per il modello di business di Ryanair perché questo, hanno ribadito i manager della compagnia, rimane un punto imprescindibile. Si tratta, dunque, di "definire condizioni economiche diverse che ottimizzino le retribuzioni per i piloti preservando questo modello", ha spiegato De Carlo. Sulla parte normativa, si punta a mantenere lo schema di 5 giorni di lavoro e 4 di riposo e un mese di ferie. Una delle questioni da approfondire è il tema fiscale visto che i piloti italiani pagano i contributi in Italia all'Inps.

Per Ryanair, la priorità è chiudere la partita con i piloti per poi passare agli assistenti di volo nei prossimi mesi. "La nostra priorità immediata - ha detto Wilson - sono i piloti. Poi passeremo agli assistenti di volo nei prossimi mesi. La nostra priorità immediata è quella di migliorare le condizioni dei nostri piloti e di stabilizzare la situazione. Stiamo parlando anche con altri sindacati in tutti i Paesi europei in cui operiamo".

Wilson si è mostrato disponibile, in un secondo tempo, anche a un confronto con altre sigle: "Tratteremo con qualunque sindacato rappresenti piloti e assistenti di volo disponibile ad accettare il nostro modello di business".

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