S&P Ratings registra una stabilizzazione, nel 2016, dello stock dei crediti dubbi del sistema bancario italiano, ma a oggi si tratta di oltre 300 miliardi di crediti deteriorati, tra incagli e sofferenze, e anche se andassero in porto tutte le cessioni annunciate, nel 2018 sarebbero comunque 260 miliardi di euro. E' quanto emerso dall'annual press conference 2017 dell'agenzia di rating.
"Anche se le banche italiane dovessere completare le operazioni di cessione che hanno annunciato nel corso del 2016, da Mps a Unicredit, abbiamo fatto una stima per cui, comunque, nel 2018, stiamo parlando di uno stock intorno ai 260 miliardi", spiega Mirko Sanna, analista del settore bancario.
La riduzione dello stock "richiederà del tempo e avrà dei costi", che comporteranno nuove perdite. "Di positivo è che c'è stata una netta riduzione dei flussi di crediti dubbi grazie al miglioramento dell'economia", aggiunge.