Ultimi preparativi per l'atto conclusivo del premio letterario Viareggio-Rèpaci: la sera del 27 agosto verranno annunciati i tre volumi superpremiati delle sezioni Narrativa, Poesia e Saggistica, conferiti i sei riconoscimenti 'Giuria-Viareggio' agli autori, nonché i premi speciali 'Viareggio-Versilia Internazionale' e 'Viareggio alla Carriera'. In anteprima la novità di questa 87esima edizione: il 'Premio del Presidente per la Narrativa', che va a Lucio d'Alessandro con il libro 'Il dono di nozze', edito da Mondadori Electa. La cerimonia finale, aperta la pubblico, si svolgerà a partire dalle 21 nella Cittadella del Carnevale, dove ci sarà anche il carro vincitore della manifestazione di quest'anno.
Sul palco i premiati, la presidente della manifestazione, Simona Costa, e i giurati. La serata, che vedrà la presenza delle autorità locali e degli sponsor, sarà condotta dal giornalista Alberto Severi. "Nonostante la situazione di grave disagio a tutt’oggi vissuta dal Comune di Viareggio -afferma Simona Costa- l’87esima edizione del Premio Viareggio-Rèpaci è stata resa possibile dall’intervento di sponsor sensibili allo spessore storico-culturale di questo Premio che, nella sua totale autonomia e indipendenza, ha scritto la storia della nostra letteratura novecentesca. La cerimonia finale del 27 agosto -ricorda poi la Presidente- in cui con profondo rammarico per la sua prematura scomparsa sarà ricordata la scrittrice Pia Pera, autrice del bellissimo libro premiato dalla Giuria 'Al giardino ancora non l’ho detto' (Ponte alle Grazie), vedrà, oltre ai tradizionali premi per la Narrativa, la Poesia e la Saggistica, ulteriori significativi riconoscimenti". Oltre al Premio del Presidente per la Narrativa a Lucio d’Alessandro, per 'Il dono di nozze', ci saranno infatti quello alla Carriera per il critico Amedeo Quondam, e l'Internazionale conferito alla Comunità di Lampedusa, nella persona della sindaca, Giusi Nicolini. "Con tali premiazioni -conclude Costa- il 'Viareggio-Rèpaci' ribadisce intatta negli anni la sua storica capacità di intercettare e valorizzare gli elementi più fecondi e vitali della cultura e della società contemporanea".
"Il dono di nozze" di d'Alessandro, edito da Mondadori, è "un romanzo epistolare involontario sui Reali d’Italia, scritto nel 1896 da Gabriele D’Annunzio e altri personaggi d'alto affare", come recita il sottotitolo. L'autore ha ricostruito, con documenti di archivio dell’Istituto Suor Orsola Benincasa, di cui è Rettore, le cosiddette "nozze coi fichi secchi" tra Vittorio Emanuele ed Elena di Montenegro nell’anno 1896, offuscate dalla catastrofe di Adua. Tramite l’epistolario, centrato su un dono di nozze commissionato al pittore Francesco Paolo Michetti e alla penna di D’Annunzio, questo libro colto e complesso, a più livelli di lettura, ci restituisce in una vicenda apparentemente frivola tra re, regine, principi, dame e scanzonati artisti, il volto anche tragico di un’Italia in bilico fra belle époque e modernità. Le terne vincitrici del Premio Giuria-Viareggio 'forniscono' i finalisti del Premio Viareggio-Répaci: per la Narrativa, Franco Cordelli, 'Una sostanza sottile', Einaudi; Pia Pera, 'Al giardino ancora non l’ho detto', Ponte alle Grazie; Marco Salotti, 'Reality in Arcadia', il Melangolo. Per la Poesia: Sonia Gentili, 'Viaggio mentre morivo', Aragno; Mariangela Gualtieri, 'Le giovani parole', Einaudi; Rino Mele, 'Un grano di morfina per Freud', Manni. Per la Saggistica: Guido Crainz, 'Storia della Repubblica', Donzelli; Bruno Pischedda, 'L’idioma molesto', Aragno; Mirko Tavoni, 'Qualche idea su Dante', il Mulino.
