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Saccoccia al Living Planet di Esa, 'orgogliosi attività Italia'

13 maggio 2019 | 14.21
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Il neo presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana ha ricordato l'innovativo satellite Prisma frutto di una cordata tutta made in Italy

Il presidente di Asi Giorgio Sacoccia (Foto ASI)
Il presidente di Asi Giorgio Sacoccia (Foto ASI)

(di Andreana d'Aquino)-

"Molte cose sono cambiate nell'Osservazione della Terra" così come si sta "evolvendo il programma europeo Copernicus dell'Esa" uno dei maggiori programmi osservazione della Terra dallo spazio, e "l'Italia è molto orgogliosa delle proprie attività spaziali". Con questo incipit il neopresidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, è intervenuto questa mattina, a Milano, all'apertura del Living Planet Summit, l'evento promosso fino a venerdì prossimo dall'Agenzia Spaziale Europea e considerato la più grande conferenza al mondo sull'Osservazione della Terra dallo spazio.

Parlando alla presenza del direttore generale dell'Esa, Johann Woerner, e di migliaia di scienziati e tecnologi, Saccoccia ha rimarcato il ruolo di "player di primo piano" che ha l'Italia nelle attività spaziali internazionale. Il numero dell'Asi ha per questo ricordato il recente lancio, il 22 marzo scorso, "del satellite Prisma", un programma spaziale tutto made in Italy e "capace di fornire nuove conoscenze" sul nostro pianeta, conoscenze come mai prima d'ora, grazie allo strumento iperspettrale operativo più potente al mondo.

Il satellite, "che è un precursore, un dimostratore" come ha sottolineato Saccoccia, è frutto di una cordata industriale gestita da Asi e costituita dalla OHB Italia -che si è occupata della realizzazione del satellite e del sistema relativo al satellite- e da Leonardo che ha prodotto la strumentazione elettro-ottica, cioè lo strumento che permette di acquisire le informazioni della Terra.

Prisma, "è un satellite di assoluta nuova concezione e di alto livello di tecnologie innovative" ha inoltre sottolineato Giorgio Saccoccia mostrando alla platea del Living Planet Summit dell'Esa le primissime immagini inviate a Terra dal satellite italiano e ricordando anche le attività ed i servizi nati dal sistema satellitare italiano Cosmo-SkyMed che quest'anno passa alla seconda generazione di satelliti. Le attività spaziali, ha detto ancora il numero uno dell'Asi, "aprono anche vie a importanti collaborazioni internazionali".

Non solo satelliti e strumentazioni in orbita. Giorgio Saccoccia ha sottolineato come l'Italia abbia sviluppato grandi "capacità nella gestione dei dati" che arrivano dallo spazio. "L'Italia è uno dei maggiori player delle attività spaziali europee e noi siamo particolarmente orgogliosi di avere in Italia il centro Esrin di Frascati dell'Agenzia Spaziale Europea con il quale, a pochi chilometri di distanza dalla sede dell'Asi, lavoriamo in piena sinergia". Saccoccia infine ha voluto ricordare l'appello lanciato proprio da Esrin, sabato scorso, dall'astronauta italiano dell'Esa Luca Parmitano per fermare i cambiamenti climatici, "vero nemico dell'umanità" e "noi -ha detto infine Saccoccia- abbiamo bisogno di dare risalto" a questi temi.

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