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Sacha Baron Cohen si traveste e beffa rally estrema destra

29 giugno 2020 | 14.22
LETTURA: 2 minuti

Con un memorabile travestimento, l'attore fa con canzone in cui si propone di iniettare al nemico liberal di turno - Obama, Clinton, Fauci e l'Oms - il virus di Whuan

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Sacha Baron Cohen beffa con un altro memorabile travestimento un rally dell'estrema destra nello stato di Washington, facendo cantare ai partecipanti una canzone in cui si propone di iniettare al nemico liberal di turno - Barack Obama, Hillary Clinton, ma anche Anthony Fauci e l'Oms - il virus di Whuan" oppure di "tagliarli a pezzi come fanno i sauditi", con un riferimento all'omicidio Khashoggi.

E' diventato virale il video in cui si vede Baron Cohen - con tuta jeans da contadino americano capelli lunghi e cappello da cow boy - che dal palco della 'March for our right' organizzata da una milizia dell'estrema destra, Washington Three Percenters contro le misure anti-Covid, suona con un'orchestrina blue grass una canzone dai contenuti offensivi e razzisti, invitando il pubblico a fare il coro.

"Obama che cosa faremo, gli iniettiamo il virus di Wuhan. Con Hillary Clinton cosa faremo, la rinchiuderemo in prigione come abbiamo fatto - recita la canzoncina riferendosi allo slogan 'lock her up' scandito dai sostenitori di Donald Trump durante la campagna del 2016 - Fauci non capisce niente, deve smettere di fumare l'erba". E poi il "corona è un falso dei liberal" ed infine la strofa riservata all'Organizzazione mondiale per la Sanità: "Con l'Oms che faremo, li tagliamo a pezzetti come fanno i sauditi".

Secondo quanto riporta Variety, l'attore - che negli anni scorsi ha realizzato la serie satirica 'Whos is America' - sarebbe riuscito a salire sul palco facendo finta di essere un possibile sponsor dell'evento. Una volta preso il controllo del palco, suoi agenti di sicurezza sono intervenuti per impedire ad altri di interrompere l'esibilizione.

Il Seattle Times, comunque, riporta che se alcuni hanno cantato insieme a Baron Cohen, altri hanno iniziato a fischiare e dirgli di andarsene. "Siamo stati presi all'amo - ha detto uno degli organizzatori Allen Acosta al giornale - c'è stato un cantante che non riflette i valori delle persone che partecipavano all'evento".

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