Videomessaggio del primo ministro australiano per il 17 marzo: "Mi dispiace non poter esser lì per condividere una Guinness o due, forse anche tre". Il premier irlandese Enda Kenny: "Apertamente in disaccordo con la sua visione stereotipata di una nostra predilezione per l'alcol"
"Mi dispiace non poter esser lì per condividere una Guinness o due, forse anche tre". Sono le parole con cui il primo ministro australiano Tony Abbott chiude il suo videomessaggio per la festa di San Patrizio, patrono d'Irlanda, provocando le critiche di Dublino. Il premier irlandese Enda Kenny, infatti, si è detto "apertamente in disaccordo" con la visione stereotipata data da Abbott sulla predilezione per l'alcol da parte degli irlandesi e sulla loro rappresentazione all'estero.
"Ho ascoltato il messaggio del primo ministro (australiano, ndr) e non d'accordo. Penso che sia perfettamente legittimo per così tante persone irlandesi in Australia avere un divertente San Patrizio e anche che lo sappiano festeggiare in modo completamente responsabile". Critiche agli auguri di Abbott sono arrivate anche dai media irlandesi che hanno definito il videomessaggio "paternalistico".
Ma anche alla stampa australiana non sono andate giù le espressioni usate dal primo ministro australiano che, riporta il Guardian, sono state in parte 'derise' per essere imbarazzantemente simili a quelle del videomessaggio per il giorno di San Patrizio del 2014, anche nella incriminata parte dedicata alle "due o tre pinte di Guinness".
VIDEOMESSAGGIO 2015
VIDEOMESSAGGIO 2014